Punisce figlio autistico di 8 anni lasciandolo dormire in garage a -6 gradi: il piccolo muore

Un ex poliziotto, ha ricevuto una condanna per omicidio di secondo grado. L’uomo è accusato del decesso del figlio di 8 anni 

Un bambino autistico di 8 anni è morto dopo che il padre, per punirlo, lo ha lasciato dormire nel garage di casa a -6 gradi. Il piccolo, purtroppo non ce l’ha fatta.

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Il tragico episodio si è verificato a Long Island, negli Stati Uniti. Accusato di omicidio di secondo grado per il decesso del figlio è Michael Valva, ex agente di polizia di New York. L’uomo avrebbe costretto il figlio di soli 8 anni a dormire su un pavimento freddo per punirlo.

Da quanto si apprende, il bambino, che si chiamava Thomas, era stato costretto a dormire nel garage della propria abitazione a Long Island, nel mese di gennaio 2020. Quella notte, la temperatura era oltremodo gelida, tant’è che fuori aveva raggiunto i -6 gradi. Il bambino ha perso la vita a causa di una forte ipotermia.

Il medico legale, dopo aver analizzato la salma, ha dato conferma che proprio l’ipotermia ha provocato la morte del piccolo Thomas, anche se è emerso che sul corpo del piccolo c’erano segni di violenza.

L’inchiesta

L’inchiesta ha fatto emergere diversi dettagli su quanto occorso a Thomas. Da quanto si apprende, infatti, il piccolo e il fratello di 10 anni, tutti e due autistici, spesso venivano fatti dormire in garage. Il padre, esasperato dai loro atteggiamenti, li puniva spesso in modo assai duro. La notte in cui il bambino è morto, con lui c’era pure suo fratello, che fortunatamente è sopravvissuto. I due piccoli sono stati lasciati al gelo per più di 16 ore prima che qualcuno si recasse a vedere come stessero.

I due bambini sarebbero stati vittime di abusi, come avrebbero confermato anche i loro docenti che spesso notavano lividi e graffi su di loro. Entrambi non erano ben nutriti e puniti, in malo modo.

La scuola aveva cercato di denunciare comportamenti sospetti, ma nessuno ha mai fatto nulla, non sono state prese precauzioni in merito. L’uomo è finito a processo con l’accusa di omicidio di secondo grado, e sarà processata pure la compagna dell’uomo, con l’accusa di favoreggiamento, che tuttavia ha detto di non essere colpevole e di non saperne nulla.

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