Avrà tanti difetti, perché i suo smartphone (almeno i Pixel 6) non sono stati il massimo, perché il suo Play Store è infestato da virus, molti di più rispetto al suo collega App Store. Ma se c’è un’email che funziona da dio, ecco quella è gmail, nettamente la più utilizzata a livello globale.
La nuova feature che ha in mente (e anche all’atto pratico) il colosso di Mountain View è volta a risolvere quei problemi nel tracciare una spedizione. Potrebbe non essere necessario saltare tra il tuo client di posta elettronica e un browser Web solo per scoprire se un regalo di festa arriverà in tempo.
Google, infatti, sta aggiornando l’app Gmail con un semplice monitoraggio dei pacchi. Se l’e-mail dell’ordine ha un numero di tracciamento supportato, l’utente vedrà lo stato della spedizione nella parte superiore del messaggio. Se il tuo articolo indispensabile arriva per esempio domani, potresti saperlo senza dover collegare le cifre a un collegamento web o a un’app dedicata.
La funzione sarà disponibile negli Stati Uniti nelle “prossime settimane” e supporterà la maggior parte dei grandi fornitori di spedizioni. È rigorosamente opt-in, quindi Google non cercherà i tuoi numeri di tracciamento a meno che tu non lo desideri. Nei mesi a venire, Gmail controllerà anche i ritardi e mostrerà l’e-mail dell’ordine con un’etichetta che indica il problema. Potresti conoscere una battuta d’arresto nella consegna prima ancora di aver ricevuto una notifica ufficiale.
Il tempismo è conveniente, ovviamente. Ma Google, come spiega benissimo l’autorevole Engadget, uno dei primi a rivelazione la novità che Google è pronta a trasformare da pensiero felice a un fatto (piacevole) concreto, è l’obiettivo di anticipare la corsa allo shopping natalizio e fare di Gmail la tua app di riferimento per il monitoraggio dei pacchetti. Ciò potrebbe aiutarti a mantenerti nell’ecosistema dell’azienda, con tutti i vantaggi propri di chi prende più piccioni con una fava. Tuttavia, dovrebbe essere una funzionalità davvero utile, in particolare se acquisti negozi più piccoli che non hanno sempre le proprie app.
Se la “prova” degli Stati Uniti supererà l’esame, anche noi qui in Italia potremmo usufruire della nuova feature. Così, addio perdite di tempo, addio link. Addio soprattutto a quei tempi di arrivo incerti che fin troppo spesso ci rendono nervosi e, soprattutto, non sicuri di un acquisto online. Chi ha gmail, insomma, può dormire sonni tranquilli.
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