La senatrice Ilaria Cucchi è la prima firmataria di una proposta di legge per l’identificazione degli agenti tramite l’applicazione di un codice sul casco durante le manifestazioni e di una bodycam che ne riprenda le azioni.
Identificare le forze dell’ordine per evitare che commettano abusi nell’esercizio delle loro funzioni nelle manifestazioni. E’ questo l’obiettivo della proposta di legge presentata oggi da Ilaria Cucchi in Parlamento che prevede l’installazione di una videocamera che riprenda le azioni dei poliziotti, come avviene già in altri paesi. Oltre questo si chiede anche di applicare sulle divise dei codici identificativi che non riconducano direttamente al nome dell’agente ma che possa essere riconosciuto dai suoi superiori qualora ve ne fosse la necessità.
“Sarà una tutela per chi vuole manifestare e per chi indossa la divisa senza essere violento. Per me è molto bello, importante, estremamente significativo iniziare questa avventura proprio da qui, dai diritti” afferma la senatrice durante la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge di cui è la prima firmataria. Se approvato il testo “prevede i codici identificativi sulle divise degli agenti oltre alle bodycam, che sono già esistenti ma vengono utilizzate in maniera arbitraria“.
“Cercheranno di impedirlo e sappiamo benissimo che col clima che c’è al momento ci saranno nei prossimi tempi svariate manifestazioni. Proprio per questo – afferma la sorella di Stefano Cucchi – diventa urgente prevedere qualcosa che esiste già in quasi tutti gli altri Paesi e che invece da noi, per le solite ragioni, continua ad essere negata“.
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“Noi riteniamo che l’introduzione di questa legge sia fondamentale non solo per i manifestanti e le possibili vittime, perché assistiamo a scene terribili, come gli episodi della Sapienza dove ragazzi disarmati che erano lì per manifestare pacificamente e sono stati manganellati sulla testa, ma anche e soprattutto per le stesse forze dell’ordine – conclude – , che non devono essere accomunate nell’immaginario collettivo ai loro colleghi che commettono errori imperdonabili“.
Alcuni parlamentari di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle avevano avanzato proposte simili nelle scorse legislature senza però ottenere la votazione della legge, è possibile quindi ipotizzare che diversi membri dell’opposizione supportino l’iniziativa della senatrice Cucchi.
Per il presidente del gruppo Misto Giuseppe De Cristofaro “si tratta di una norma tutt’altro che punitiva delle forze dell’ordine. Anzi, sarebbe un elemento di estrema trasparenza che consentirebbe di prefigurare una responsabilità individuale e non collettiva. Ci auguriamo che diventi una battaglia trasversale e che possa essere condivisa anche dalle forze di maggioranza”.