Caro bollette, il governo pronto a intervenire: ecco cosa potrebbe mettere sul piatto

Nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza dovrebbero arrivati aiuti contro i rincari in bollette.

Il governo Meloni dovrebbe seguire la linea della prudenza tracciata dal ministro dell’Economia.

Il governo appare intenzionato a mettere sul piatto almeno 15 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese a fare i conti col caro bollette. È una delle principali misure contenute nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza che saranno discusse oggi pomeriggio in Consiglio dei ministri.

Il testo, riferisce l’AGI sulla base di fonti governative, in queste ore è ancora al vaglio del Mef. Il ministero sta lavorando per apportare le ultime revisioni. Dato lo scenario macroeconomico, la linea scelta dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si annuncia come improntata a un principio di grande prudenza.

Stando a quanto è filtrato, le stime contenute nel documento dovrebbero indicare che gli anni più tormentati per le bollette di luce e gas saranno il 2022 e il 2023, considerate le oscillazioni dei prezzi delle materie prime per via della guerra in corso da più di otto mesi tra Ucraina e Russia.

I capisaldi del provvedimento

I pilastri del testo che sarà discusso dal Cdm saranno due: le previsioni per il 2023 col rapporto deficit/Pil al 4,5% e la crescita programmatica al +0,6%. La prossima legge di bilancio, la prima del governo Meloni, sarà disegnata all’interno del perimetro della Nadef. Stando alle stime provvisorie dell’Istat il Pil italiano nel terzo trimestre 2022 è cresciuto dello 0,5% rispetto allo scorso trimestre e del 2,6% in confronto allo stesso periodo del 2021.

L’esecutivo appare intenzionato a destinare il 75% delle risorse a disposizione per gli aiuti contro il caro bollette. Il restante 25% invece dovrebbe essere suddiviso tra fisco e pensioni, a cominciare da flat tax e rivalutazioni. L’obiettivo del governo è quello di creare le condizioni per promuovere la competitività delle imprese e il recupero del potere d’acquisto degli italiani.

Flat tax e pensioni

Un’altra misura al vaglio sarebbe un meccanismo per incentivare la permanenza al lavoro degli gli over 63. Questo dovrebbe avvenire grazie a un sistema di sgravi contributivi a beneficio del lavoratore. Non è prevista l’introduzione di nuove tasse. Sulla flat tax si discute sulla platea alla quale applicare la misura, che si ipotizza potrebbe essere di tipo incrementale.

Lo scenario economico è in rapida mutazione e con molte variabili. Nella nota sulla congiuntura di ottobre l’ufficio parlamentare di Bilancio osserva: “L’incertezza delle previsioni relative al 2023 è molto elevata, perché l’andamento dei prossimi mesi dipende fortemente da fattori geo-politici, come appunto la guerra in Ucraina, e dagli impatti sulle aspettative”.

Come verranno finanziate le nuove misure? Il governo sembra propendere per una “manutenzione” per una serie di provvedimenti che vanno dal reddito di cittadinanza al bonus edilizio del 110%. Si parla anche di una possibile stretta sull’erogazione dell’assegno mensile restringendo la platea degli aventi diritto.

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