Per il Capo dello Stato l’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nella guerra. Crosetto conferma la posizione del nostro Paese nel campo occidentale e dentro la Nato.
Sergio Mattarella ribadisce la posizione internazionale dell’Italia sulla questione Ucraina: il nostro Paese sosterrà e sostiene Kiev nella guerra di invasione. Lo afferma il Capo dello Stato al Quirinale durante la cerimonia di consegna delle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia.
“La guerra scatenata dalla Federazione russa contro l’Ucraina sta riportando indietro di un secolo l’orologio della storia. Non possiamo arrenderci a questa deriva. Da qui il sostegno senza riserve a Kiev“ afferma il presidente della Repubblica. “La Repubblica, con i Paesi democratici con cui si è alleata per costruire un ordine internazionale più equo e inclusivo, ha testimoniato fermamente, con la sua politica estera, la vocazione di pace, in coordinamento con le Nazioni Unite e con le iniziative dell’Unione europea e della Nato – prosegue Mattarella –. Nello svolgimento di questa politica le Forze Armate hanno svolto un ruolo rilevante“.
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L’ELOGIO DELLE FORZE DELL’ORDINE
Mattarella si è poi rivolto ai membri delle forze dell’ordine presenti. “I riconoscimenti dell’Ordine Militare d’Italia che consegno ai militari che hanno dato prova di perizia, senso di responsabilità e valore, onorando il giuramento di fedeltà alla Costituzione, esprimono la tenace volontà della Repubblica di essere un fattore di stabilità internazionale, di promozione di diritti di libertà e di rispetto dei valori universali dei diritti dell’uomo e dei popoli. Di chi, con risolutezza, sposa la causa del dialogo e della cooperazione, senza mai rinunciare alla pacata e salda difesa dei principi su cui si basa quell’ordinamento internazionale, ispirato alla eguaglianza tra Stati e popoli, che caratterizza l’Organizzazione delle Nazioni Unite“.
“Stiamo affrontando situazioni complesse. Il progresso tecnologico porta a un confronto in tutti i domini, quello spaziale e quello cibernetico inclusi, in una situazione che registra, dolorosamente, l’esacerbarsi delle conseguenze dei conflitti sulle popolazioni e sull’ambiente. Questo ci sollecita a uno Strumento militare altamente flessibile e fortemente integrato nella sua dimensione interforze, oltre che organicamente coordinato in ambito Nato e, auspicabilmente, nell’ambito dell’Unione Europea. Capace di intervenire con prontezza, in aderenza a quanto disposto dalle nostre istituzioni democratiche“.
“Le pagine che le nostre Forze Armate hanno scritto, nelle missioni a cui Governo e Parlamento le hanno chiamate, ci parlano di spirito di sacrificio, professionalità, umanità – ha affermato il presidente -. Siamo orgogliosi delle donne e degli uomini, nostri concittadini in armi, che hanno saputo contribuire, in aree delicate e in situazioni assai difficili, ad affermare le ragioni della vita contro violenze interne e conflitti internazionali. Hanno contribuito alla lotta contro le forme di guerra asimmetrica promosse dal terrorismo transnazionale. Il concetto di sicurezza, come voi ben sapete, non si esaurisce nelle problematiche della difesa militare – ha detto ancora il Capo dello Stato –. Non riguarda soltanto Stati e frontiere, come abitualmente si era usi considerare, ma riguarda la sicurezza umana, a partire dalle condizioni di disuguaglianza tra i popoli. È, quindi, un obiettivo che va concepito e perseguito in modo multidimensionale“.
L’ITALIA FARA’ LA SUA PARTE
“L’Italia è saldamente collocata nel campo occidentale della libertà. E lo è in particolare modo in questo momento: l’Italia c’è ed è una nazione su cui si può contare e che farà la propria parte per riaffermare la pace” sostiene il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto dopo il Capo dello Stato. “L’Italia contribuirà a riaffermare il buon senso anche laddove è mancato affinché il grido di pace si diffonda con sempre nuova forza“.