Quando ha visto la fiancata graffiata per la seconda volta gli sono venuti i proverbiali cinque minuti. E ha reagito in maniera decisamente eccessiva.
L’automobilista non ci ha visto più e ha attaccato sulla sua macchina un gigantesco biglietto pieno di improperi e minacce dirette al “vandalo” che gli aveva rovinato la fiancata.
Si sa, l’incolumità della propria auto è sempre un tasto delicato per gli automobilisti, che mal tollerano – e come dargli torto del resto? – di trovare sorprese sulla propria vettura. Un graffio, un’ammaccatura, uno specchietto retrovisore rotto. Tutte cose che fanno imbestialire. Soprattutto se ripetute nel tempo.
Certo non tutti reagiscono come il residente romano arrivato a minacciare un regolamento di conti a suon di proiettili all’l’automobilista che gli ha rovinato la fiancata della macchina. Così ha promesso di rifare i connotati a chi, come si suol dire, gli aveva rifatto la fiancata. È quanto si può leggere sul biglietto – o meglio sul manifesto, considerate le dimensioni extra large – incollato su un’auto posteggiata a Roma. Sopra la fiancata dell’auto graffiata (la seconda volta che succede, a leggere il testo minaccioso) campeggia quello che si presenta come un poster grande quanto l’intero finestrino posteriore.
Una reazione decisamente sopra le righe e, per quanto umanamente comprensibile, francamente eccessiva. A partite dalla lunghezza del testo e dal colore aggressivo (giallo) del maxi biglietto. E infine, non ultimo, c’è il tono apertamente minaccioso del gigantesco messaggio. Insomma, non bastava il solito post-it. Scontato dire che il mega biglietto è diventato virale dopo che la pagina Facebook “Roma fa schifo” lo ha condiviso con tutti gli utenti del social.
«Ti ringrazio che mi hai graffiato anche questa fiancata, aspettavo questo – così si può leggere sul foglio giallo – e proprio per questo ho continuato a parcheggiare qui». Il messaggio poi prosegue, tra insulti e minacce pesantissime: «Vedi m… più graffi e più mi pagano. Hai sentito parlare di atti valdalici e kasko? Sono polizze assicurative. Da questo momento farò in modo di vederti. E credimi, se sai pure chi sono sai che sono armato e ti giuro che ti sparo».
Il biglietto di “avvertimento” poi continua paventando al presunto pirata della strada ogni genere di minacce e di lesioni. D’altro canto il minaccioso automobilista scrive di sentirsi sicuro che la giustizia italiana per le lesioni aggravate non gli darebbe altro che i domiciliari… Nulla in confronto a quanto toccherebbe, se solo gli capitasse a tiro, al ‘misterioso’ vandalo (o magari a un automobilista semplicemente distratto). Al di là dei risvolti grotteschi del maxi poster, la speranza è che le minacce non vengano messe in pratica e che la faida a distanza non degeneri in un duello rusticano per le strade della Capitale.
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