Litigio in casa Napoli e confessione shock in diretta. Svelata la frase pesantissima pronunciata nei confronti di De Laurentiis.
In questi mesi, in casa azzurra, abbiamo certamente assistito ad un momento e un periodo molto particolare e contraddistinto da un saliscendi di emozioni. Dapprima c’è stato un calciomercato ricco di novità e addii, in grado di generare non poca preoccupazione e perplessità all’ombra del Vesuvio. A questa parentesi, poi, ha fatto seguito l’evoluzione dei nuovi arrivati e la ciliegina sulla torta targata Simeone-Raspadori, nelle battute finalissime di una campagna acquisti che, contro le previsioni iniziali, ha alla fine permesso di calibrare una rosa importante e competitiva.
A inizio estate, lo steso De Laurentiis, tra gli sfottò e le critiche generali, aveva promesso una squadra che avrebbe lottato per lo scudetto. In un contesto in realtà dominato da voci circa i possibili addii e caratterizzato dalle imminenti partenze di Koulibaly e Mertens, oltre che a quella già concretizzata di Insigne, il monito del presidente risuonava quasi come uno sfottò. A distanza di mesi, invece, si può certamente affermare che il numero uno del Napoli abbia fin qui mantenuto promesse e aspettative, consegnando a mister Spalletti un organico dimostratosi competitivo non solo in campionato ma anche in Champions League.
C’è adesso curiosità circa quelle che saranno le evoluzioni future, soprattutto se si pensa alle reiterate delusioni del passato e all’involuzione che il Napoli ha palesato a partire dalla fase immediatamente successiva al giro di boa, ad oggi grande preoccupazione per una piazza che sta sognando non poco e che è ormai consapevole di poter dire seriamente la propria in termini di vittoria finale e raggiungimento di un tricolore anelato e sognato da anni. Quanto fin qui accaduto resta, comunque, anche il felice riconoscimento ad un pubblico che ha comunque vissuto non poche difficoltà in questi anni.
Tra le tante, in particolar modo, si ricordi la disillusione nata nel periodo di Carlo Ancelotti, accolto dopo l’addio di Maurizio Sarri tra stupore ed entusiasmo ma alla fine rivelatosi dopo due anni come meno adatto al contesto rispetto a quanto il suo nome potesse far presagire. Questo anche alla luce di dinamiche e incastri interni che non hanno funzionato. Tanti gli esempi negativi del passato tra cui, su tutti, un ammutinamento del quale ha voluto parlare Mattia Grassani a Radio Kiss Kiss.
“Quello che emerso nell’arbitrato, in maniera approfondita dopo molti testimoni, è che c’è una spaccata insubordinazione collettiva capeggiata da Allan, che si fece portatore di una carica aggressiva e violenta contro il vice presidente Edo De Laurentiis. Il tribunale ha certificato che l’obiettivo di Allan era caricare fisicamente il vicepresidente, venne fermato dal direttore Giuntoli. C’è quella frase, veramente volgare e grave, che disprezza la società: ‘devi dire a tuo padre che i 100 mila euro ve li potete mettere a quel posto’ “.
Un annuncio pesante e grave, quello di Grassani, che riporta il Napoli e la piazza tutta ad anni difficili e ad una parentesi in cui la squadra in campo non rispettava assolutamente quello che era l’elevato tasso tecnico della compagine. Un periodo felicemente archiviato e affrontato dai partenopei con un legame indissolubile alla maglia, per il quale, a distanza di tempo, lo stesso club sta cercando di palesare riconoscenza a suon di gol e vittorie da parte di Osimhen e colleghi.
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