Italians do it better. Soprattutto se sono magnati dell’industria dolciaria e si chiamano Ferrero di cognome. Proprio quel Giovanni Ferrero che guida la Ferrero che produce la tanto amata Nutella, copiata e riprodotta in ogni modo possibile ma che nessuna altra crema alla nocciola ha mai potuto eguagliare.
Il businessman italiano è recentemente balzato agli onori della cronaca finanziaria per due motivi, il secondo più eclatante del primo. Innanzitutto è salito alla 25esima posizione della lista dei 500 uomini più ricchi del Paese, ma soprattutto ha superato di ben 3 posizioni nientemeno che il CEO di Meta.
Mark Zuckerberg infatti è “solamente” al 28esimo posto di questa speciale classifica, perdendo parecchie posizioni oltre a una buona fetta di patrimonio netto a causa di un calo di interesse da parte degli utenti in uno dei suoi recenti, e tanto caldeggiati, progetti.
Quel boccone di Nutella dal sapore amaro…
Insomma quel boccone di Nutella non deve essere andato giù troppo dolcemente a Mark Zuckerberg, che ha perso una grossa fetta di mercato e parecchie posizioni nella classifica degli uomini più ricchi al mondo, a causa di una serie di débacle registrate dal suo progetto Metaverso che non ha avuto il successo sperato dal suo creatore.
E naturalmente, anche se in maniera inconsapevole, Ferrero ha fatto il sorpasso. Il numero uno della casa della Nutella infatti risulta nel Bloomberg Billionaires Index alla 25ª posizione con un patrimonio stimato di 38,9 milioni di dollari (ovviamente il patrimonio è anche della famiglia) contro i 38,2 miliardi di dollari ascritti a Mark Mr. Metaverse Zuckerberg.
Le perdite di Meta non sono una novità: già a settembre era stata registrata una perdita di 70 miliardi di dollari, insieme a un calo del valore del titolo Meta in Borsa che non è passato per niente inosservato. Secondo gli analisti di mercato, questo decremento è un chiaro sintomo del fatto che gli investimenti che Zuckerberg ha profuso nel progetto di realizzazione del suo Metaverso non hanno dato il riscontro sperato.
Ciononostante però Zuckerberg ha annunciato più volte di non avere alcuna intenzione di smettere di darsi da fare in questo progetto del Metaverso ed essere sicurissimo che tra una decina di anni il lavoro portato oggi avanti dalla sua azienda sarà finalmente riconosciuto.
Nel frattempo comunque sorridono i proprietari di Ferrero e della Nutella, che danno lustro non solo all’azienda della crema al cacao e nocciole più buona e conosciuta al mondo, ma anche al nostro Paese che è depositario di alcune delle più rinomate bontà conosciute al mondo.