I due fucilieri italiani vennero accusati di aver ammazzato due pescatori nel 2012 al largo delle coste indiane. La richiesta di risarcimento da parte di Massimiliano Latorre nnon è ancora stata quantificata.
A fine gennaio 2022 il gip di Roma ha archiviato l’indagine sui due marò. Latorre, colpito anche da un ictus, è seguito dagli avvocati Fabio Anselmo e Silvia Galeone
Si apre un nuovo capitolo nella vicenda dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati nel 2012 di aver ucciso due pescatori nel corso di una missione militare al largo delle coste dell’India a bordo della petroliera italiana Enrica Lexie. Per quell’episodio del 15 febbraio 2012 al largo delle coste del Kerala i due fucilieri italiani dovranno affrontare dieci anni di processi. Solo il 31 gennaio di quest’anno per loro arriverà l’archiviazione da parte del Tribunale di Roma.
Adesso si apre un’altra pagina in questa vicenda dolorosa. Il Fatto Quotidiano ha rivelato che uno dei due fucilieri, il tarantino Massimiliano Latorre, ha presentato una richiesta di risarcimento danni allo Stato per le vicissitudini patite. Una richiesta che i legali di Latorre – gli avvocati Fabio Anselmo e Silvia Galeone – non hanno ancora quantificato. Ma che si annuncia quasi certamente milionaria, alla luce di quanto passato dal marò.
Una richiesta già fatta pervenire al governo Draghi
Per lui, oltre ai due lustri di processi, anche un ictus. Molto probabilmente dovuto allo stato di estrema tensione a cui è stato sottoposto il militare in questi dieci anni. La richiesta era già giunta al tavolo del precedente governo guidato da Mario Draghi. Ma la cosa non era stata trattata in maniera particolarmente conciliante. La vera domanda adesso sta nel capire come si muoverà il nuovo governo a guida Fratelli d’Italia. Il centrodestra, va detto, è stato sempre in prima fila nella battaglia per riportare in Italia i due marò, a lungo detenuti in India.
Non è escluso, riferisce il Corriere della sera, che anche l’altro fuciliere, Salvatore Girone, possa fare causa di risarcimento allo Stato italiano. La cifra richiesta così raddoppierebbe. Nel frattempo il 15 novembre dovrebbe avvenire la presentazione del libro dove Massimilano Latorre racconta la propria esperienza in questi lunghi e tormentati anni.