Nord Corea, pioggia di missili nel mar del Giappone: mai così vicini alla Corea del Sud

Le due Coree sembrano sempre più vicine allo scontro aperto. Ultima provocazione di Kim Jong-un o qualcosa di più?

Nelle ultime ore Pyongyang ha lanciato 23 missili  a corto raggio e terra aria al largo della costa orientale e occidentale della Corea del Sud.

Ancora botta e risposta a suon di missili tra le due Coree. L’esercito sudcoreano ha resto noto che la Corea del Nord ha lanciato altri sei missili, che si aggiungono ai 17 già contati da Seul, verso il Mare del Giappone o il Mar Giallo. Pyongyang ha lanciato sei missili terra-aria, affermano le forze armate della Corea del Sud. Pronta la risposta sudcoreana con tre missili aria-superficie lanciati in acqua a nord della penisola.

Il missile lanciato da Wonsan, città sulla costa della Corea del Nord, ha attraversato il confine marittimo tra le due Coree. Una provocazione, quella di Pyongyang, che sembra la risposta alle esercitazioni su larga scala condotte da Corea e Stati Uniti, durate cinque giorni a partire dal lunedì della scorsa settimana. Il razzo nord-coreano è caduto 25 chilometri a sud della Northern Limit Line, in una zona a 57 chilometri a est di Sokcho, città sulla costa nord-orientale, e a 167 chilometri a nord-ovest dell’isola di Ulleung. Il missile è finito nelle acque internazionali dopo aver fatto scattare l’allarme evacuazione.

In risposta l’esercito di Seul ha comunicato di aver lanciato tre missili di precisione in acque “vicino alla Northern Limit Line a una distanza corrispondente all’area” in cui hanno finito la loro corsa quelli testati oggi dalla Nord Corea, più vicini che mai alle acque territoriali del Sud. Le manovre, ha fatto sapere il Comando di stato maggiore congiunto in un comunicato, hanno dimostrato che Seul è intenzionata a rispondere “con fermezza contro qualsiasi tipo di provocazione“.

Missili nordcoreani mai così vicini

La replica sud-coreana è arrivata poco dopo i lanci della Nord Corea, uno dei quali definito “intollerabile“, finito in una zona vicina alle acque territoriali della Corea del Sud. È la prima volta che avviene dopo la separazione della penisola in due parti risalente a oltre 70 anni fa.

Oltre alla provocazione missilistica a inizio giornata, il regime di Kim Jong-un ha sparato più di cento colpi di artiglieria in una zona cuscinetto al largo delle coste orientali del Paese, stabilita negli accordi del 2018 per alleggerire le tensioni militari tra le due Coree. Il presidente sudcoreano ha definito una “effettiva invasione territoriale” il missile lanciato nelle acque a sud della penisola coreana, malgrado sia finito fuori dalle acque territoriali.

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