Gianluca muore a soli 10 mesi per febbre alta improvvisa

Il bimbo di Rovigo, che abitava con i suoi familiari nel quartiere Tassina, aveva un ritardo nella crescita 

Il piccolo Gianluca è morto a soli dieci mesi, improvvisamente. Un dolore indescrivibile. Il bimbo è spirato il 25 ottobre scorso, mentre era in nosocomio a Rovigo.

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Il bimbo è morto a causa di una febbre improvvisa che è andata a peggiorare un quadro clinico particolare e che purtroppo ha reso inutili i tentativi dello staff medico di salvarlo. I familiari gli hanno detto addio con il seguente saluto:«Sei stato un raggio di sole».

Ieri si è tenuto il funerale nel Duomo tra amici e persone che hanno conosciuto il piccolino anche se per pochissimo tempo. Il padre, seppur straziato da questo grande dolore, ha raccontato:«Ha vissuto il più possibile, lo portavamo agli incontri con i nostri amici, aveva sempre un sorriso spettacolare e una sensibilità che anche se era tanto piccolo traspariva».

La vicenda

Il piccolo, che abitava con i suoi familiari in un quartiere rodigino, aveva un ritardo nella crescita, ma da diverso tempo si stava facendo delle cure in merito. Nell’ultima settimana lo ha colpito una febbre molto elevata, poi la corsa al Pronto Soccorso e il tentativo di rianimarlo, purtroppo inutile.

Ha avuto modo di conoscere bene il bimbo anche don Umberto Rizzi, parroco di Polesella, che ha celebrato i funerali di Gianluca e che ieri ci ha tenuto a lanciare messaggi di speranza ai genitori il cui dolore è davvero enorme:«Gianluca è stato un raggio di sole, che è veloce nel suo apparire, ma nella sua velocità ti permette di apprezzare qualcosa che altrimenti non avresti visto o vissuto. Ognuno di noi, poi, nascendo lascia un messaggio e una piccola proposta, una voce. E io credo che il messaggio di vita lasciato ai genitori Gabriele e Lara è grande». 

Dopo i funerali, c’è stata la sepoltura del piccolo nel cimitero di Roverdicré. Il padre lo racconta come un bambino sorridente:«Lo abbiamo sempre visto così sensibile. La presenza della sua fisioterapista, delle maestre del nido e dei nostri amici per noi è stata una sorpresa, non scontata», ha chiosato.

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