Meloni contro i rave party: rischio condanne fino a 6 anni

Nuove norme durissime contro i raduni non autorizzati dopo il fatti di Modena. Il Consiglio dei Ministri approva la bozza di decreto, spiegata poco in conferenza stampa dalla Presidente del Consiglio. 

La presidente del Consiglio annuncia una stretta della Giustizia nei confronti delle occupazioni illegali con raduni non autorizzati. Giorgia Meloni si è espressa poco fa in conferenza stampa sui fatti di Modena a proposito del rave party durato diversi giorni, ma fortunatamente conclusosi senza scontri o momenti di tensione tra le forze dell’ordine e i partecipanti.

Il governo prevede la confisca degli oggetti utilizzati durante l’occupazione, la reclusione da 3 a 6 anni e multe da mille ai 10mila euro per chi organizza un raduno non autorizzato, afferma Meloni al termine della riunione di Consiglio dei Ministri. Inoltre se il fatto è commesso da oltre 30 persone, le autorità competenti possono procedere d’ufficio.

NORME SEVERE

Nel caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti, a norma dell’articolo 444 del codice di procedura penale il giudice ordina la confisca degli eventuali strumenti musicali o di diffusione di suoni o immagini necessari per lo svolgimento dell’intrattenimento nonché di impalcature necessarie per la realizzazione di palchi ove collocare i medesimi strumenti“, si legge nel testo approvato in Consiglio dei Ministri. La norma, si legge, va incontro alla “straordinaria necessità e urgenza di introdurre disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno dei raduni dai quali possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica“.

LE REAZIONI

Del resto la stessa leader di Fratelli d’Italia aveva aspramente criticato la precedente ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per essere stata a suo avviso troppo morbida nei confronti di questo tipo di manifestazioni. L’attuale titolare del dicastero aveva ricevuto anche il plauso di Matteo Salvini per la riuscita dell’operazione a Modena. “Basta rave party illegali, delinquenti che spadroneggiano, istituzioni umiliate: ora si cambia! Complimenti al ministro Piantedosi, avanti così” ha scritto il vice-premier sul suo profilo Facebook.

Sulla vicenda era intervenuto anche il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini affermando che il “tutto è avvenuto in maniera ordinata e senza alcuna violenza. Resta il rammarico per i forti disagi creati nei giorni scorsi, rispetto soprattutto alla viabilità, con ricadute su residenti e attività economiche. A maggior ragione  è doveroso che venga ripristinata la legalità ogni qualvolta vengano violate le norme“. Per i I deputati modenesi del PD Enza Rando e Stefano Vaccari la vicenda chiusasi in maniera pacifica è “la dimostrazione che il ripristino delle regole e della legalità, mai messe in discussione, può essere perseguita con il dialogo, con la responsabilità e non come esponenti del Governo auspicavano con la forza e con i manganelli“.

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