Resinovich sparì dalla sua abitazione, a Trieste, nel dicembre scorso, e il suo cadavere fu trovato il 5 gennaio 2022.
La perizia eseguita sulla salma di Liliana Resinovich parla di morte per soffocamento. Dalle conclusioni dei pm, Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli, incaricati dalla Procura triestina di far luce sul periodo del decesso e sulle cause che l’hanno provocato, emerge che la donna è spirata per «morte asfittica tipo spazio confinato (plastic bag suffocation), senza importanti legature o emorragie presenti al collo e il decesso risalirebbe a 48-60 ore circa prima del rinvenimento del cadavere stesso».
La perizia è stata depositata. Resinovich sparì verso la metà di dicembre 2021 dalla sua abitazione a Trieste, e il suo cadavere fu rinvenuto il 5 gennaio 2022. I consulenti, dopo un confronto con gli altri consulenti, affermano che «il cadavere non presenta lesioni traumatiche possibili causa o concausa di morte, con assenza per esempio di solchi e/o emorragie al collo, con assenza di lesioni da difesa, con vesti del tutto integre e normoindossate, senza chiara evidenza di azione di terzi».
Ora sarà la Procura a dover eseguire valutazioni per stabilire «se le indagini preliminari possano dirsi completate o se invece siano opportune ulteriori attività onde non lasciare nulla d’intentato per fare piena luce sull’episodio». Nella nota diffusa dalla Procura, il procuratore Antonio De Nicolo, asserisce che nello stabilire sarà necessario tenere in considerazione i cambiamenti che saranno apportati dall’entrata in vigore, a breve, della riforma penale e le assenze nell’organico dei giudici.
Liliana Resinovich, era una donna di 63 anni di Trieste. La donna era in pensione e da quanto si apprende, la sua sarebbe stata un’esistenza alquanto tranquilla. La sparizione è occorsa il 14 dicembre 2021 e il suo corpo fu ritrovato il 5 gennaio 2022, in un boschetto dell’ex nosocomio psichiatrico di San Giovanni.
Il cadavere di Resinovich fu ritrovato in due ampi sacchi di colore nero, e la sua testa era coperta da due sacchetti di nylon trasparenti. Il decesso della donna sarebbe occorso 19 giorni dopo la sparizione e due o tre prima che il cadavere fosse ritrovato nel suddetto boschetto alla periferia di Trieste. La causa della dipartita è, appunto, soffocamento.
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