L’ultimo orologio smart della Mela ha una funzione talmente intelligente da poter mettere a paragone le conoscenze di questo dispositivo con un medico. Una frase del genere ovviamente sconvolge chiunque, ma ci sono delle prove che testimonierebbero quello che stiamo dicendo: vediamo che cosa ci dicono al riguardo.
Uno studio pubblicato questo mese ha messo alla prova il sensore di ossigeno nel sangue dell’Apple Watch, e secondo i risultati ottenuti l’Apple Watch Series 6 è in grado di “rilevare in modo affidabile stati di ridotta saturazione di ossigeno nel sangue”, probabilmente molto meglio rispetto agli ossimetri a impulsi di livello medico. Ma su cosa si basava questa ricerca?
Tende a porre uno scopo preciso, ovvero di quanto è affidabile il sensore di ossigeno nel sangue dell’Apple Watch. Come è stato notato da MyHealthyApple, lo studio è stato pubblicato questo mese sulla rivista Digital Health. L’obiettivo secondario era quello di indagare su “come uno smartwatch disponibile in commercio che misura la saturazione di ossigeno nel sangue periferico (SpO2) può rilevare l’ipossiemia rispetto a un pulsossimetro di grado medico”.
In occasione di questo studio gli esperti hanno pensato di prendere in causa ben 24 partecipanti in salute, con ogni persona che indossava un Apple Watch Series 6 al polso sinistro e un sensore di pulsossimetro sul dito medio sinistro, cioè il Masimo Radical-7. I “pazienti” hanno respirato tramite un circuito respiratorio con una valvola non-respirante a tre vie in tre fasi.
In primis, ossia nella fase di stabilizzazione iniziale di 2 minuti, i partecipanti hanno inalato l’aria presente nell’ambiente. In seguito, ovvero nella parte di desaturazione di 5 minuti, le persone hanno respirato la miscela di gas a ridotto di ossigeno (12% O2), che ha ridotto la saturazione di ossigeno nel sangue.
E nella fase di stabilizzazione finale, i partecipanti hanno inalato di nuovo l’aria ambientale fino a quando lo SpO2 non è tornato ai valori normali. Le misurazioni di SpO2 sono state prese dallo smartwatch e dall’ossimetro a impulsi in contemporanea a intervalli di 30 secondi. Il bias in SpO2 tra lo smartwatch e l’ossimetro era dello 0,0% per tutti i punti dati, mentre quello per SpO2 inferiore al 90% era dell’1,2%.
Le diversità nelle singole misurazioni tra lo smartwatch e l’ossimetro entro il 6% SpO2 possono essere attese per le letture SpO2 del 90%-100% e fino all’8% per le letture SpO2 inferiori al 90%. Si tratta indubbiamente dell’introduzione del supporto per la misurazione dell’ossigeno nel sangue all’Apple Watch Series 6.
È anche una caratteristica del nuovo Apple Watch Series 7, Apple Watch Series 8 e Apple Watch Ultra. Ma questa, in fin dei conti, è soltanto una delle tante introduzioni da parte della Mela, dunque aspettiamoci il meglio in futuro. Nel frattempo non sarebbe male se ci tenessimo informati sulle prossime ideazioni della compagnia, perché si sa: chi dorme non piglia pesci dopotutto, e questo vale anche per noi in fin dei conti.
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