Inail, nel 2022 aumentano infortuni sul lavoro, ma calano quelli mortali

Crescono rispetto all’anno passato gli infortuni sul lavoro. Aumentano sia quelli avvenuti sul luogo di lavoro che quelli in itinere.

In calo invece le denunce di infortuni mortali segnalati all’Inps, ma bisognerà attendere per avere un quadro più preciso.

L’Inail segnala che le denunce di infortunio presentate nei primi nove mesi dell’anno in corso (pari a 536.002) fanno segnare un aumento del 35,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ma gli infortuni sul lavoro sono in crescita (+14,4%) anche rispetto al 2019, anno precedente la pandemia di Covid-19.

Rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno sono aumentati sia gli infortuni avvenuti in occasione di lavoro, con 471.543 casi denunciati (+37,5%), sia quelli avvenuti lungo il percorso di andata e ritorno tra la propria abitazione e il luogo di lavoro (64.459, +20,5% rispetto al 2021).

In calo gli incidenti mortali

Nel 2022 invece gli infortuni mortali sul lavoro finora risultano in calo. Gli incidenti sul luogo di lavoro con esito mortale denunciati all’Inail sono stati 790 nel mese di settembre. Vale a dire 120 morti in meno rispetto a quelli registrati nei primi nove mesi del 2021. Un callo del 13,2%, dato derivante dalla sintesi di una diminuzione delle denunce nel quadrimestre gennaio-aprile (-30,9%) e di un aumento nel quadrimestre maggio-settembre (+8,6%), nel confronto tra i due anni.

Rispetto al periodo gennaio-settembre 2020 (927 morti) si sono avuti 137 decessi in meno. Mentre rispetto al periodo gennaio-settembre 2019 (780 morti) sono stati registrati 10 decessi in più.

Su scala nazionale i dati registrati alla fine di settembre di ogni anno mettono in luce, pur considerando la provvisorietà dei numeri, una diminuzione degli incidenti mortali avvenuti sul lavoro nei primi tre trimestri del 2022 a confronto dello stesso periodo del 2021. Incide molto il minor numero di decessi causati dal Covid-19. Aumentano invece i morti in itinere, saliti da 179 a 216. La diminuzione ha interessato prevalentemente l’industria e i servizi (dove le denunce sono calate da 767 a 688).

Ma servirà più tempo per un quadro più completo

Per avere un quadro più indicativo sull’andamento degli infortuni, avverte l’Inail occorrerà attenere un maggiore lasso di tempo, anche per includere gli eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolar modo quelle con esito mortale e da contagio da Covid-19.

A livello nazionale i dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento per i primi tre trimestri del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei decessi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 731 a 574 per il notevole minor peso delle morti da Covid-19, mentre quelli in itinere sono passati da 179 a 216. Il calo ha riguardato soprattutto l’industria e servizi (da 767 a 668 denunce), seguito da conto Stato (sceso da 45 a 25) e agricoltura (da 98 a 97).

Gestione cookie