Il padre della bambina avrebbe confessato in caserma. Gli inquirenti stanno investigando per capire le motivazioni del gesto
Una bimba di soli due anni è precipitata giù da una finestra a Fisciano, in provincia di Salerno. La piccola si è salvata per miracolo, ma in manette è finito il padre, che l’avrebbe lanciata dal terzo piano e che avrebbe confessato in caserma, come riporta Il Corriere del Mezzogiorno.
Tuttavia, sono in corso una serie di indagini per comprendere il motivo del gesto e se nel momento in cui l’abbia fatto fosse stato lucido. Gli inquirenti stanno investigando per dare una risposta ai suddetti quesiti. Una rete metallica ha attenuato la caduta della piccola che si è salvata e che però ha riportato un braccino rotto e diverse lesioni, ma non è in pericolo di vita. Dopo essere stata medicata al Ruggi d’Aragona di Salerno, l’hanno trasferita al Santobono di Napoli.
Ipotesi litigio
I genitori della bambina, figlia unica, sono stati sentiti dai carabinieri prima del fermo dell’uomo, come stabilito dal pm di Nocera Inferiore. Gli inquirenti si stanno focalizzando su quel che è successo nell’abitazione della coppia, nella mattinata di ieri, domenica 30 ottobre. Forse un litigio tra moglie e marito e poi, d’un tratto, la reazione folle di lui, ma chiaramente solo soltanto delle ipotesi.
Da una prima ricostruzione, i carabinieri hanno spiegato:«Abbiamo trovato la bambina in braccio alla madre sull’asfalto e poi siamo saliti immediatamente su, nell’abitazione, dove c’era il padre riverso sul letto in completo stato di choc. Le indagini, coordinate dalla procura di Nocera Inferiore, risultano ancora complesse. Abbiamo svolto accertamenti e abbiamo ricostruito la vicenda, che deve essere ancora approfondita, ma propende per una responsabilità sicuramente del padre». Il luogotenente Bruno Sacchinelli ha asserito che si tratta di una vicenda di stampo «doloso, non accidentale».
Il primo cittadino del Paese, Vincenzo Sessa, conosce i genitori della piccola, ma come molti non riesce ancora a credere a quanto occorso:«Sono persone perbene, oneste, tranquille, lui dipendente Inps, lei bancaria, con una vita sociale normale e nessun problema evidente. Da ieri cerchiamo di capire che cosa sia accaduto; qualcuno dice che il papà da qualche giorno non stesse bene, ma si tratta solo di voci; lasciamo lavorare i carabinieri, l’importante è che la piccola sia fuori pericolo».