Sarebbero almeno 153 i morti a Seul, nell’incidente causata dalla troppa calca. Il presidente annuncia il lutto nazionale
Sarebbero almeno 153 i morti nell’incidente provocato da una fuga improvvisa tra la calca che stava festeggiando Halloween a Seul, in Corea del Sud. Come riporta Reuters, la folla, accalcatasi, si è calpestata, provocando una lunga scia di morti.
Il presidente della Sud Corea, Yoon Suk-yeal, ha comunicato che ci sarà un periodo di lutto nazionale. Rivolgendosi alla sua Nazione, ha commentato questa immane tragedia:«È davvero orribile, la tragedia e il disastro di sabato non sarebbero mai dovuti accadere. Come presidente, che è responsabile della vita e della sicurezza delle persone, il mio cuore è a pezzi e faccio fatica a far fronte al mio dolore. Il governo designerà un periodo di lutto nazionale da oggi fino a quando l’incidente non sarà messo sotto controllo e darà la massima priorità agli affari amministrativi nelle misure di recupero e follow-up».
Tra le vittime del dramma, rimaste uccise nella calca, che d’un tratto avrebbe iniziato a correre, 22 sono stranieri, provenienti da Iran, Uzbekistan, Cina e Norvegia. Per il momento non ci sarebbero italiano tra i decessi. Per ora, dei 153 morti, 56 sono uomini, 97 donne. In diversi indossavano dei costumi appositamente per la festa di Halloween.
I dispersi
Il governo sudcoreano ha comunicato che a mezzogiorno ora di Seul, hanno ricevuto più di 2.600 segnalazioni di dispersi e per cui si teme che possano essere deceduti. Da quanto finora ricostruito, le vittime sono rimaste calpestate dalla folla, dopo che una folla molto ampia ha cominciato a pressare per farsi avanti in un vicolo stretto che si trova nei pressi di un noto Hotel, l’Hamilton.
«Le persone sono cadute come un domino e l’una sull’altra», ha raccontato un superstite della tragedia. C’era musica ad alto volume, quindi le grida delle vittime erano coperte. Qualcuno ha raccontato che il caos ha avuto inizio dopo che si era diffusa la voce che in un bar del quartiere ci fosse un personaggio noto. «Le persone erano a strati una sopra le altre come fosse una tomba. Alcuni perdevano gradualmente conoscenza mentre altri sembravano già morti», ha raccontato un altro testimone dell’accaduto.
Un video molto doloroso mostra decine di persone che cercano di respirare e restare in piedi nella calca, mentre i soccorritori cercano dalla fuga di chi non necessitava più di assistenza medica. Diversi Stati occidentali hanno offerto solidarietà a Seul, tra cui l’Italia, la Francia e gli Stati Uniti.