Tammy Abraham Credit LaPresse
Maurizio Costanzo e quell’annuncio sull’orologio di Abraham che spiazza tutti. Ecco cosa ha detto il noto conduttore televisivo circa l’attaccante della Roma.
Non è certamente un momento felicissimo e facilissimo per il Tammy giallorosso, acclamato e voluto da una piazza che aveva bisogno di nuove speranze e brio dopo l’addio dell’amatissimo Dzeko sul finire del calciomercato di due estati fa. Il primo anno del bomber inglese è stato certamente degno di nota ed è finito non solo negli almanacchi ma anche nei nobili ricordi della piazza, ben consapevole e memore delle difficoltà passate di chi, come Abraham, venisse da campionati diversi, chiedendo dunque tempo di ambientamento prima di sbloccarsi.
Lo stesso Dzeko, campione eterno e fuori discussione come evidenziato anche dal suo impatto in una dimensione come quella interista, aveva al suo primo anno palesato delle difficoltà di non poco conto, segnando pochissimo e, soprattutto, sbagliando clamorosamente delle occasioni a tu per tu con il portiere. Totalmente antitetico, quindi, il percorso dell’ex Chelsea rispetto all’Edin oggi interista, bravissimo poi nello zittire tutti a suon di gol, prestazioni e assist dopo un primo anno tutt’altro che encomiabile.
La parabola di Abraham, invece, ha seguito una sorta di strada antiparallela, distintasi fin qui per un primo campionato italiano degno di nota, in Serie A così come in Conference League, ma poi proseguito con un iter contraddistinto da una netta e palese involuzione. Basti pensare a quanto fin qui accaduto, con statistiche nemmeno così dissimili rispetto allo scorso anno, quando iniziò a sbloccarsi soprattutto nella seconda parte di stagione. A differenza della passata stagione, però, preoccupa l’impalpabilità dell’atteggiamento del numero 9 di Mourinho.
Sulle sue prestazioni, con la solita arguzia e finezza è intervenuto Maurizio Costanzo che ha così parlato nella sezione Pensieri Giallorossi de Il Corriere dello Sport. “Non riesco a capire perché i giocatori della Roma sembrano sempre avere i nervi tesi. Stiano più tranquilli e se arrivano ad esserlo, probabilmente Mourinho non sarà costretto a rendersi conto che l’attacco ha perso 13 gol. Perso, attenzione, non preso. A proposito di giocatori della Roma, Abraham ha segnato l’ultima rete il 12 settembre. Forse, deve rimettersi a posto il calendario che magari è indietro nel tempo o l’orologio, ugualmente fermo a chissà quando“.
Vedremo se Tammy lo starà a sentire, leggendo fra le righe di un personaggio non solo estremamente intelligente ma anche serio e profondo conoscitore dell’etere romano e romanista.
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