Sono andati davvero molto oltre, presi dalla passione, e si sono beccati una denuncia per atti osceni e una multa salatissima a testa
Un giovane di 20 anni e una ragazza di 16 anni, marocchini entrambi, si sono lasciati andare un po’ troppo, presi dalla passione, in un parco di San Giorgio di Piano (Bologna). I due, infatti, avrebbero fatto sesso in pieno giorno, in un luogo pubblico.
Come riporta Il Corriere, i due avrebbero fatto sesso su una panchina in un piccolo spazio verde del suddetto parco, sotto lo sguardo di tutti. Ripresi dalle videocamere di sicurezza, i due si sono beccati le denunce dei residenti alla polizia e anche una multa super salata per atti osceni in luogo pubblico, di ben diecimila euro a testa (in toto, 20 mila euro).
La vicenda
Il fatto è occorso nel primo pomeriggio, in pieno giorno, con diverse persone presenti che hanno notato cosa stesse succedendo e le effusioni troppo oltre dei due giovani. Le effusioni si sono protratte per parecchio tempo, al punto che i cittadini hanno deciso di chiamare la polizia. Quando gli agenti sono intervenuti in loco, forse i due ragazzi avrebbero potuto giustificarsi sminuendo quanto occorso tra loro. Ma non c’è stato scampo, perché la panchina su cui si erano lasciati travolgere dalla passione era piazzata proprio sotto una videocamera di sicurezza.
A quel punto, gli agenti della Polizia locale hanno potuto controllare le immagini e verificare quanto denunciato dai cittadini, il che non era assolutamente esagerato, anzi. Davanti alle immagini che li hanno incastrati, non avrebbero mai potuto giustificarsi in alcun modo.
La sanzione
Per quanto si sia trattato di atti osceni, ci sono state una serie di polemiche sul fatto che la multa fosse particolarmente salata. A questo proposito è intervenuto il comandante della Polizia Locale dell’Unione Reno Gallera, che ci ha tenuto a precisare che «gli organi di polizia non hanno discrezionalità nell’applicare la sanzione. La violazione prevede una sanzione tra i 5 mila e i 30 mila euro, per cui si applica la terza parte del massimo o il doppio del minimo: in ogni caso 10 mila euro. La condotta è avvenuta in concorso, quindi valgono per ciascuno dei due. Capisco umanamente che si tratti di una cifra altissima ma anche se il reato è stato depenalizzato, ed è diventato un illecito amministrativo, ma noi agenti non abbiamo margine».
Il comandante ha chiosato spiegando che in sede di ricorso, il prefetto potrà scegliere se archiviare o abbassare la multa «applicando quella che ritenga più adatta nella forbice prevista».