È stata tirata in ballo la Corte europea dei diritti umani per un caso riguardante un detenuto a cui sarebbe stata rifiutata la dieta vegana in un ospedale psichiatrico.
Si tratta di un 28enne attivista per i diritti degli animali, arrestato nel novembre 2018 proprio per dei reati connessi al suo ruolo di attivista.
Ad essere accusata di aver violato la convenzione europea sui diritti dell’uomo in merito alla “liberta’ di pensiero, coscienza e religione” è la Svizzera. Un 28enne attivista per i diritti degli animali, detenuto per aver compiuto una serie di reati come irruzioni nei mattatoi, macellerie, e ristoranti della Svizzera occientale, è stato arrestato e poi detenuto in carcere, dove non gli sarebbe stata fornita un’alimentazione adeguata alla sua dieta rigorosamente vegana. Il giovane si è cosi’ rivolto alla magistratura.
Animalista detenuto, rifiutata la dieta vegana: lui denuncia la Svizzera
A far sentire la propria voce anche un altro paziente, a sua volta ex paziente di un ospedale psichiatrico, che ha lamentato il medesimo trattamento. La Corte di Strasburgo ha chiesto quindi a Berna, di rispondere all’accusa di aver violato la convenzione europea sui diritti dell’uomo in merito alla “liberta’ di pensiero, coscienza e religione”.