DJI ci presenta il suo nuovo drone dedicato alla salvaguardia dell’ambiente e dei civili. Con che caratteristiche avremo modo di comprarlo, e cosa dobbiamo aspettarci dal prodotto in questione?
Non aspettavamo altro che sentire questa splendida novità: DJI ha presentato la serie Mavic 3 Enterprise, pensata per le esigenze di “alti” settori aziendali quali affari, governo, istruzione o pubblica sicurezza. Lo spiega in maniera accurata la società in una dichiarazione pubblica, grazie alla quale possiamo capirne le intenzioni:
“DJI Mavic 3E e DJI Mavic 3T rappresentano il perfezionamento della serie di droni più compatta al mondo, con un potenziamento delle prestazioni in ogni aspetto e che forniranno agli utenti professionisti la migliore tecnologia aerea della categoria, sicura ed efficiente per aiutarli ad avere successo nelle loro missioni quotidiane“.
DJI Mavic 3E e Mavic 3T, come detto, sono i dispositivi appena creati dalla società. Tuttavia hanno caratteristiche diverse seppur entrambi abbiano un’autonomia di volo da ben 45 minuti, ideale per missioni di lunga durata. Il primo fa affidamento su una fotocamera grandangolare da 20 MP con sensore CMOS da 4/3 e pixel da 3,3 micrometri, che tramite una modalità specifica migliora le prestazioni quando la luce scarseggia.
Possiede pure un telobiettivo da 12 MP f/4.4 con zoom ibrido da 56x e lunghezza focale equivalente di 162 mm, e un otturatore meccanico che può scattare ogni 0,7 secondi. Ma ora vediamo il fratello, ossia il Mavic 3T: ha una termocamera che supporta la misurazione della temperatura di punti e aree, avvisi di alte temperature e tavolozze di colori per supportare i professionisti a trovare punti caldi e prendere scelte immediate al momento giusto.
La loro guida prolungata è consentita dal.
DJI O3 Enterprise Transmission, che permette ai droni volare più lontano e trasmettere segnali con una maggiore stabilizzazione, offrendo al pilota maggiore tranquillità durante il volo. È in grado di fornire immagini anche a 1080p a 30 fps. Mavic 3E e 3T includono DJI AirSense, che riceve segnali ADS-B dagli aeromobili tradizionali in zona affinché il pilota del drone sia a conoscenza del traffico aereo circostante.
Ma ci sono anche alcuni accessori interessanti di cui parlare, come il modulo RTK che offre supporto per RTK di rete, servizi RTK di rete personalizzati e la stazione mobile D-RTK 2 ad alta precisione, oppure una stazione mobile D-RTK 2, ricevitore GNSS ad alta precisione riprogettato da DJI per supportare tutti i maggiori sistemi globali di navigazione satellitare, con correzioni differenziali in tempo reale ovviamente.
DJI Mavic 3 Enterprise costerà in Italia a partire da 3.548 euro, mentre la variante con fotocamera termica prezzerà 5.545 euro. Non è un costo basso, ne siamo consapevoli, ma per quello che propone forse ne vale davvero la pena. Di droni come questo non se ne vedono molti e, i pochi che vengono prodotti, chiaramente non possono essere comprati a poco. E voi, cosa deciderete di fare?
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