Cento coltellate alla fidanzata solo perché si era rifiutata di andare a letto con lui. Alla polizia ha raccontato di essersi sentito frustato per il rifiuto
Un 38enne americano, J. Fields, ha tolto la vita alla sua compagna solo perché non voleva fare sesso con lui. L’uomo è accusato del delitto di Tammy Bailey, 52 anni.
Da quanto si apprende, dopo aver colpito la donna con circa 100 fendenti, l’ha decapitata, nell’appartamento in cui abitavano a Blount Mark Moon, in Alabama. L’uomo ha raccontato che il motivo di un accanimento simile contro la compagna era che la 52enne si era rifiutata di andare a letto con lui, perché avrebbe bevuto, e questa cosa avrebbe fatto imbestialire il 38enne che si è lanciato addosso alla donna inveendo in modo più che brutale.
L’ammissione dell’uomo
Da quanto si apprende, la coppia aveva trascorso insieme la serata, recandosi in alcuni bar, per celebrare il compleanno del 38enne. Tuttavia, una volta rientrati nella propria abitazione, i due conviventi avrebbero avuto un furioso litigio. L’uomo, infatti, una volta a casa, avrebbe chiesto alla fidanzata di fare sesso, ma lei avrebbe detto di no. Lui, a quel punto, pervaso dalla frustrazione, avrebbe preso un coltello da cucina, con cui ha accoltellato la compagna con 100 colpi.
A confessare ogni cosa agli agenti di polizia è stato proprio Fields. Gli agenti hanno rinvenuto il cadavere della 52enne in un lago di sangue e con il capo decapitato ai piedi del killer.
L’arresto
Dopo la tragedia, Fields ha detto ai poliziotti che si sarebbe addormentato dopo aver commesso tale barbarie, e quando si è svegliato, si sarebbe reso conto di quello che era successo, avrebbe visto che la compagna era senza vita e avrebbe fatto una telefonata a suo padre, che in seguito ha contattato un familiare che vive dalle parti in cui abita la coppia.
Il 38enne non ha voluto che entrasse, e così ha contattato sia la polizia, sia l’ambulanza. Quando sono arrivati gli agenti, il 38enne non ha cercato di fuggire, e ha confessato ogni cosa alla polizia. L’uomo è finito in manette, accusato di delitto e abuso di cadavere.