I catalani le hanno provate tutte pur di tentare di passare il girone di Champions League, ma i nerazzurri sono riusciti nell’impresa.
L’Inter è riuscita nell’impresa e si è qualificata con un turno di anticipo agli ottavi di finale di Champions League nel girone di ferro con Bayern Monaco e Barcellona.
Decisivo il 4-0 inflitto ai cechi del Viktoria Plzen, ma soprattutto decisivi i quattro punti conquistati nelle due partite giocate contro il Barcellona di Xavi, che viene retrocesso in Europa League per il secondo anno consecutivo.
Una partita praticamente senza storia quella di San Siro, con l’Inter padrona del campo e del gioco e con gli avversari che non hanno mai portato seri pericoli alla porta di Onana.
Nerazzurri che topo tante occasioni passano in vantaggio al 35′ grazie al colpo di testa di Mkhitaryan che sfrutta un bellissimo cross dalla sinistra di Bastoni per battere un fin lì incredibile Stanek. Con il vantaggio l’Inter si scioglie e gioca sul velluto. Al 42′ Barella pesca con un lancio lungo Dimarco, che stoppa alla grande e mette un cioccolatino per Dzeko che deve solo spingere dentro per il 2-0.
Nella ripresa arriva anche il gol che chiude i giochi ma non le marcature. Ancora Barella che trova in profondità un compagno: è Lautaro Martinez, che appoggia a Dzeko che di sinistro firma la doppietta. C’è tempo però anche per un ritorno in grandissimo stile per l’Inter: quello di Romelu Lukaku. Il gigante belga, assente da due mesi, torna in campo all’83’ e quattro minuti dopo è già sul tabellino dei marcatori, dopo il grande scambio con Correa, per il delirio del Meazza.
Chi ovviamente non festeggia per il risultato di Milano è il Barcellona di Xavi, che avrebbe dovuto sperare in una sconfitta nerazzurra nella partita delle 18:45 e in una vittoria contro il Bayern Monaco alle 21:00 per giocarsi la qualificazione agli ottavi all’ultima giornata.
Il tecnico catalano ha anche preso un’incredibile decisione in vista del match di Champions League, convocando tutti i suoi giocatori allo stadio (dato che le partite si sono giocate in orari diversi) per tifare contro l’Inter, sperando dunque in un passo falso della squadra di Inzaghi contro la squadra cuscinetto del girone.
Un tentativo di “gufare” la squadra avversaria che però non ha dato i suoi frutti, come sottolinea anche uno dei protagonisti del match di San Siro, Federico Dimarco: “Dopo il primo tempo potevano già andare a casa”.
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