L’ex lupo grigio critica duramente la nuova serie tv di Netflix bollandola come parte di una campagna di calunnie anticattoliche.
Ali Agca è tornato a sostenere che il rapimento di Emanuela Orlandi sarebbe stato soltanto una simulazione per farlo liberare.
In occasione dell’uscita di “Vatican Girl”, la serie televisiva di Netflix, Ali Agca torna a far sentire la sua voce sul caso Orlandi. In una lettera aperta all’Adnkronos, l’attentatore che il 13 maggio 1981 cercò di uccidere papa Giovanni Paolo II in una Piazza San Pietro affollata di fedeli torna a parlare sulla vicenda di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana scomparsa nel nulla a Roma, a soli 15, il 22 giugno 1983, in quello che resta uno dei misteri più oscuri della storia italiana.
Per Ali Agca la docu-serie di Netflix è parte di una campagna “di calunnia sistematica“. L’ex lupo grigio torna a sostenere, come aveva fatto in passato, che “Emanuela Orlandi fu nascosta, fu oggetto di simulazione di rapimento soltanto per ottenere la liberazione” dello stesso Ali Agca “mediante uno scambio”.
E non solo: Ali Agca insiste che “nel caso Emanuela Orlandi non esiste nessuna connessione di nessuna criminalità e nessun terrorismo. Non esiste nessun denaro. Il movente del caso Emanuela è insito nel mistero della Madonna di Fatima esattamente come l’attentato a Papa Giovanni Paolo II. Senza capire quel mistero di Fatima non potrete capire mai, neppure dopo 140 anni, il mistero del caso Emanuela“.
Ma soprattutto, a giudizio dell’attentatore di papa Wojtyla, “esiste una piccola entità visibile dentro il Vaticano che ha deciso il caso Emanuela”. Inoltre, aggiunge Agca, “organizzazione e manipolazione del caso Emanuela furono affidate alla Cia”.
A quel tempo, spiega l’ex terrorista turco, “la Casa Bianca, il Vaticano, la Cia ed entità del servizio segreto vaticano erano in perfetta armonia nell’organizzare il crollo dell’impero sovietico assassino del cristianesimo”. Dopodiché Ali Agca si scaglia contro il “satanismo mondiale” che attraverso i mass media “cerca di distruggere la dignità e la credibilità della chiesa cattolica mediante campagne di calunnie e menzogne sistematica”.
Infine Agca assume una posa che potremmo dire apologetica. “Io Ali Agca dichiaro sinceramente che la Chiesa Cattolica mondiale rimane oggi unico ed ultimo baluardo difensore istituzionale nella difesa della dignità, vita umana, la morale, la famiglia naturale nel mondo. Perciò la chiesa cattolica va rispettata e difesa da tutte le persone di buona volontà”, termina Agca.
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