Migranti, Ocean Viking e Humanity1 hanno soccorso in mare oltre 400 persone, tra cui un bimbo di 3 anni. I naufraghi presenterebbero “forti segni di disidratazione e gravi ustioni”.
Il nuovo governo capitanato da Giorgia Meloni sta già affrontando la sua prima prova contro la questione legata all’immigrazione, confrontandosi contro due navi di salvataggio Ong. Si tratta di Humanity 1 e Ocean Viking, che contano a bordo oltre 400 persone, tra cui un bambino di 3 anni.
Si sono concluse nelle scorse ore, ostacolate dal buio della notte, le ultime operazioni di salvataggio. E ora, le due navi potrebbero chiedere alle autorità italiane di sbarcare nel porto sicuro della Sicilia. Dal canto suo, il ministro degli Interni ha già dato l’alt: non è infatti da escludere che il permesso di approdo venga loro negato.
Con la conclusione delle ultime operazioni di salvataggio, sono saliti a 234 i naufraghi a bordo dell’Ocean Viking, che rimane in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro presso il quale approdare. Ieri sera sono stati tratti in salvo altri 32 migranti, recuperati in tempo prima che il barchino di appena 6 metri sul quale viaggiavano potesse rovinosamente affondare nelle acque internazionali al largo di Malta.
Sono drammatiche le testimonianze dei soccorritori, che parlano di naufraghi con “forti segni di disidratazione, stanchezza e gravi ustioni“. Del resto, hanno passato tre lunghi giorni in mare, senza cibo, prima che gli uomini e le donne della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa abbiano potuto prestare loro le dovute cure.
Ad aspettare di poter raggiungere la terra ferma sono tanti uomini, ma anche donne (se ne contano 14) e bambini (pare siano in tutto 41) non accompagnati. Il più piccolo di tutti ha soltanto 3 anni. “Alcuni dei sopravvissuti hanno trascorso in mare oltre 30 ore, sono esausti e presentano ustioni da carburante”, spiega l’Ong norvegese su Twitter. Insieme a loro, ancora in attesa di sapere cosa ne sarà del loro futuro, altri 180 migranti salvati dalla nave Humanity1.
Dal canto suo, in merito alla faccenda la nuova premier Meloni era stata chiarissima fin da martedì, in occasione del suo discorso per la fiducia al governo. La sua quadra è infatti intenzionata a percorrere una strada che “non era stata intrapresa fino ad oggi: fermare le partenze illegali, e interrompere definitivamente la tratta di esseri umani nel Mediterraneo”.
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