Ce lo stanno dicendo in tutte le lingue, che bisogna risparmiare sull’energia. Gas, luce: tutto ciò che fa rima con “consumo” automaticamente viene accostato alla parola “risparmio”. E le aziende, di qualunque genere esse siano, sembrano star prendendo la cosa molto sul serio.
Una di queste aziende è la Barilla, che ha sposato la teoria secondo la quale è possibile cuocere la pasta anche con il fuoco spento, al punto che ha creato un dispositivo dedicato proprio a questo tipo di nuovo trend.
Un piccolo device colorato che, una volta applicato alla pentola nella quale dobbiamo far bollire l’acqua e poi cuocere la pasta, ci dice quando l’acqua bolle, quando bisogna spegnere il fuoco e quando finalmente la pasta è cotta. E il bello è che volendo, possiamo realizzarlo a casa…
Il codice per realizzare Passive Cooker (questo è il nome del tappino di Barilla) è un open source, quindi fruibile da chiunque abbia voglia di cimentarsi con la sua costruzione e realizzazione casalinga, a patto di avere una stampante 3D, anche economica.
L’hardware di cui è composto questo dispositivo non è molto complesso, composto da poco più di un Arduino Nano 33 BLE, una sonda NTC e una manciata di componenti passivi avvolti in una custodia stampata in 3D. Ma la documentazione è ottima e dobbiamo riconoscere a Barilla il merito di essere andata ben al di fuori della propria zona di comfort con questo dispositivo.
I magneti apposti sulla custodia polimerica stampata in 3D lasciano fanno in modo che questo device si attacchi al coperchio della pentola e, quando rileva che l’acqua sta bollendo, il gadget avvisa il telefono (almeno per questa versione del dispositivo è necessaria un’applicazione Android o iOS) che è tempo per mettere la pasta. Pochi minuti dopo ti dirà quando puoi spegnere il fuoco, dopodiché non ti resta che attendere la notifica che la tua pasta a cottura passiva è pronta per essere estratta.
Tra l’altro, Barilla ha voluto far presente che la realizzazione di questo dispositivo non sarà solamente utile a risparmiare soldi sulle bollette del gas, una necessità a dir poco impellente in questo momento storico, ma secondo gli ingegneri che hanno generato il codice open source questo tipo di dispositivo permetterà anche di ridurre moltissimo le emissioni di CO2 grazie al fatto che viene consumato moltissimo gas in meno.
Secondo Barilla, per realizzarlo in casa è necessario ovviamente avere una stampante 3D ed utilizzare un polimero molto resistente alle alte temperature, e anche proteggere le batterie di tipo mini stilo che vanno inserite nel vano energia dal calore sprigionato dal vapore.
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