Un ex nerazzurro sembra aver fatto il definitivo salto di qualità. Rimpianto per l’Inter che l’ha giudicato troppo velocemente.
L’Inter guarda con curiosità e un pizzico di rimpianto ad un suo ex giocatore, che nelle ultime partite sta incantando in patria ed in Europa.
Nella serata di Champions League tra Benfica e Juventus, i portoghesi sono riusciti ad eliminare i bianconeri con una prestazione incredibile per 70 minuti di gioco, quando il risultato era addirittura di 4-1 per i padroni di casa.
Protagonista della doppia sfida che ha deciso la qualificazione agli ottavi di finale una vecchia conoscenza del campionato italiano, il centrocampista portoghese Joao Mario, in gol sia all’andata che al ritorno e autore anche dell’assist per lo splendido gol di tacco di Rafa Silva per il momentaneo 3-1.
Una prestazione di altissimo livello, che ha ricordato quelle che Mario aveva mostrato con la nazionale portoghese durante Euro2016, torneo vinto dai lusitani nella finale con la Francia, di cui Joao era titolare inamovibile.
Uno sguardo al passato
All’Inter il ventinovenne nato a Porto era arrivato proprio dopo gli europei del 2016, e impressionati dalle sue prestazioni, per strapparlo allo Sporting Lisbona, squadra in cui è cresciuto, i nerazzurri hanno pagato la bellezza di 41 milioni di euro.
Il suo rendimento con la maglia dell’Inter non è mai decollato, e dopo 69 presenze, 4 gol, una decina d’assist e tanti tanti prestiti, i meneghini se ne liberano a titolo definitivo quando Mario si accasa al Benfica, scatenando l’ira dello Sporting, sua ex squadra.
Nella stagione attuale col Benfica Joao Mario ha effettuato il vero salto di , segnando già 7 gol nelle 15 partite stagionali, di cui tre nell’attuale Champions League e due contro la Juventus, uno all’andata e uno al ritorno, che hanno di fatto eliminato i bianconeri dalla competizione.
Un traguardo per cui il portoghese ringrazia anche la sua ex squadra: “La mia esperienza all’Inter non è andata benissimo, ma lì ho imparato tanto e questo mi fa essere il giocatore che sono ora. Quella contro la Juventus era una partita importante, sapevamo di affrontare una grande squadra ma abbiamo fatto una grande partita per 70 minuti. Volevamo vincere e lo abbiamo fatto, siamo agli ottavi!” sono le parole del classe ’93, che guarda con rimpianto al suo passato interista ma festeggia al contempo il suo presente in Portogallo.