Un anziano ha stalkerizzato a lungo una bambina di 10 anni procurandole un intenso stato di sofferenza psicologica.
La piccola era arrivata a sfogare il suo malessere con eclatanti gesti autolesionistici. Per lei quell’uomo che la importunava continuamente con attenzioni ossessive era diventato «l’alieno». Provvidenziale l’intervento di uno psichiatra infantile.
Come in un film dell’orrore, il vicino di casa di 72 anni perseguitava una bimba di 10 anni. L’uomo ha messo a segno nel tempo una serie ripetuta di vessazioni che hanno indotto la piccola a compiere atti estremi, in una manifestazione di profondo turbamento. A causa dello stalking la bimba aveva subito un trauma emotivo che non riusciva a comunicare a parole ai genitori. Così ha cominciato a fare gesti inquietanti, come sigillarsi le palpebre degli occhi con la colla o a ingoiare puntine da disegno.
Segnali fortissimi di disagio, che hanno spinto la mamma della bambina a rivolgersi a uno psichiatra della Asl di Rimini.
È davvero una vicenda sconcertante quella raccontata dal Corriere di Romagna. La bambina non ha mai raccontato ai genitori cosa avesse scatenato quel disagio. Soltanto l’intervento del terapeuta è riuscito, seduta dopo seduta, a sciogliere i nodi che si erano attorcigliati nel suo animo. Riuscendo così a ricostruire fatti che andavano avanti da anni, quando la bambina era anche più piccola.
Il pedinamento ossessivo dell’anziano stalker
Tre anni fa, nel 2019, la famiglia della bambina ha cambiato casa, andando a vivere nello stabile dove si trovava anche il 72emne, ex farmacista in pensione. Che fin da subito comincia a tenere un comportamento ossessivo nei confronti della bimba. L’anziano non si limita a parlarle, ma la segue dappertutto: la pedina fuori dalla scuola, quando esce col cane, dal veterinario, quando giocava in giardino, Talvolta anche in spiaggia, quando la piccola è in compagnia dei familiari. Arriva perfino a fermarli per chiedere informazioni su di lei. Viene ovviamente redarguito, ma lui non smette.
In audizione protetta la bambina lo ha definito «l’alieno». La piccola, terrorizzata da quel comportamento manicale e dalle attenzioni ossessive dell’anziano, ha iniziato a farsi del male, con atti autolesionistici che attiravano l’attenzione su di sé. Così ha spiegato lo psichiatra infantile ai genitori della piccola, sottoposta a un pesante stress emotivo.
Dopo la diagnosi dello specialista, i genitori della bambina hanno denunciato l’uomo. Il Tribunale di Rimini lo ha condannato a 2 anni e 7 mesi di reclusione, riconoscendolo colpevole del reato di atti persecutori aggravati dalla minore età della vittima.