La docente, raggiunta da due colpi alla tempia e all’occhio, è finita al pronto soccorso tra le risatine e la derisione degli alunni.
È successo alcuni giorni fa in una scuola superiore del Veneto. Il video della scena è finito sui social. Il fatto è stato anche segnalato alla Questura.
A dir poco scioccante quanto successo a Rovigo in una prima classe dell’Istituto «Viola-Marchesini», dove un’insegnante è stata colpita da alcuni studenti con una pistola ad aria compressa mentre svolgeva la sua lezione.
Il gravissimo episodio è avvenuto la settimana scorsa e la scena, ripresa con un telefono cellulare, è stata diffusa sui social.
Gli autori della criminale bravata avrebbero colpito due volte la docente, prima centrandola alla testa e poi a un occhio, costringendola a farsi ricoverare al pronto soccorso. A rendere l’azione ancor più allucinante, se possibile, il fatto che la scena fosse ripresa col cellulare. Senza contare il sottofondo di risatine collettive che ha accompagnato il gesto, come a dare coralità all’azione di un singolo.
Peraltro la professoressa, dopo essere stata colpita alla testa dal primo pallino di gomma, si è fermata, stranita e confusa, alzandosi in piedi e massaggiandosi vicino alla tempia. «Mi ha fatto male, veramente», ha lamentato l’insegnante. Un commento che non ammutolisce la classe, come avrebbe dovuto, ma provoca in risposta le sghignazzate divertite degli studenti. Il video terrificante poi si interrompe, ma non si arresta l’agghiacciante tiro a segno sulla professoressa. Stando a quanto riporta “Il Gazzettino” sarebbe infatti stata colpita da un secondo pallino di gomma che l’avrebbe centrata all’occhio. L’insegnante così ha avuto la peggio ed è stata addirittura costretta ad andare al Pronto soccorso.
Sanzioni in arrivo per l’autore del gesto e per il complice
La dirigente scolastica ha annunciato provvedimenti e azioni disciplinari verso gli studenti. E ha anche segnalato il fatto alla polizia e convocato i genitori dei ragazzi. Per l’autore degli spari, successivamente individuato, è prevista una sanzione disciplinare. Così come arriverà una sanzione – anche se più leggera – allo studente complice dell’azione “premeditata” che ha ripreso la scena col cellulare.
Per l’intera classe invece è prevista una giornata di formazione sull’educazione civica, oltre a una serie di colloqui con una psicologa.
Il commento della dirigente scolastica
«Come docenti, più che allarmati siamo affranti dal punto di vista educativo, perché i ragazzi non hanno percepito il disvalore del loro gesto, hanno reagito come fosse un gioco». Così ha dichiarato all’Ansa la dirigente dell’Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo, Isabella Sgarbi, commentando l’episodio degli spari alla docente con la pistola ad aria compressa. «Si è trattato – ha sottolineato la dirigente – di allievi di una prima classe, quindi giovani, che si sono anche autodenunciati. Non provengono da famiglie con disagio, sono ragazzi normali. Solo hanno preso la cosa come un gioco. Ma hanno irriso un pubblico ufficiale, non hanno capito la scala dei valori».