Il nuovo ministro delle Infrastrutture, ospite nel salotto di Vespa, torna sul progetto del ponte sullo Stretto tra Reggio Calabria e Messina.
Un progetto, aggiunge Salvini, che sarebbero soltanto una parte del piano per velocizzare le comunicazioni tra la Sicilia e il resto dello Stivale.
“Costa di più non fare il ponte sullo stretto che farlo. Nel corso di questi cinque anni far partire il cantiere è uno dei miei obiettivi e creerebbe oltre 100mila posti di lavoro”. Così ha dichiarato a Porta a Porta Matteo Salvini, fresco di nomina a vicepremier e al ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili. “Il trasbordo via traghetto, oltre a inquinamento e perdita di tempo, in un anno costa a siciliani e calabresi più del ponte”, ha spiegato il leader leghista. Non senza aggiungere che “il ponte è solo una parte, perché serve l’alta velocità in Sicilia e la Salerno-Reggio Calabria”.
“La prossima legislatura – ha aggiunto Salvini – potrà e dovrà essere quella che passerà finalmente ai fatti, unendo Sicilia e Calabria, creando lavoro vero e inquinando di meno”.
Salvini: “Torneremo a far rispettare leggi e confini”
Poi arriva la promessa: “Torneremo a far rispettare leggi e confini”. E con chi gli chiede se il nuovo ministero del Mare guidato dall’ex governatore siciliano Nello Musumeci leverà alle Infrastrutture la competenza sui porti, il ministro è lapidario: “Assolutamente no“, è la replica di Salvini.
“Siamo partiti subito e bene questo mi interessava. Insediati a tempo di record”, ha detto il leader del Carroccio. Soltanto “alcune fibrillazioni all’inizio, ma l’idea di Paese è chiara. La situazione del Paese è complicata, abbiamo un governo scelto dagli italiani ma la fiducia non è illimitata”, queste le parole di Matteo Salvini sul nuovo esecutivo a guida Fratelli d’Italia.
“Il centrodestra – illustra il segretario del Carroccio – avrà un unico candidato alle regionali in Lombardia, nel Lazio, in Friuli, in Molise“. E entro la fine della settimana, prosegue, “avremo la squadra di governo al completo, con viceministri e sottosegretari”.
Dopodiché Salvini ritorna sul programma di governo. “Innanzitutto bisogna bloccare la Fornero, l’abbiamo promesso agli italiani. L’obiettivo di legislatura è quota 41″, “in questa legge di bilancio – ribadisce il segretario leghista – siamo al lavoro su tre cose: avvio quota 41, estensione della Flat tax, rottamazione delle cartelle esattoriali. Penso che queste tre cose potranno esserci”. Il neo ministro delle Infrastrutture ha poi reso noto di aver chiesto agli economisti del Carroccio “di far combaciare una grande operazione di pace fiscale da reinvestire in aiuto a imprese e famiglie che non riescono a pagare le bollette”.