Morte Maddalena Urbani, condanna a 14 anni per il pusher: “Poteva essere salvata”

Morte Maddalena Urbani, arriva la condanna a 14 anni per il pusher di origini siriane. La giovane era stata ritrovata morta nell’abitazione dello spacciatore il 27 marzo del 2021, stroncata da una overdose da droghe e farmaci. 

Maddalena Urbani, la figlia dell’eroe medico, Carlo Urbani, era stata trovata morta in un appartamento di Roma. Inizialmente la polizia aveva arrestato il proprietario dell’abitazione, mentre nel luglio dello scorso anno un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio era stata notificata a un siriano di 64 anni, già in carcere per spaccio di eroina.

Morte Maddalena Urbani, condanna a 14 anni per il pusher Poteva essere salvata - meteoweek.com
Morte Maddalena Urbani, condanna a 14 anni per il pusher. I legali: “Poteva essere salvata” – meteoweek.com

L’uomo aveva ospitato in casa Maddalena Urbani poco prima della sua morte, avvenuta nel 27 marzo 2021 per un mix di droghe. Secondo quanto si apprende, nelle scorse ore è stato condannato a 14 anni di reclusione. Secondo l’accusa, il 64enne non avrebbe fatto nulla per salvare la giovane.

I legali della famiglia: “Maddalena poteva essere salvata”

L’accusa riconosciuta dalla corte è quella di omicidio volontario con dolo eventuale. Sono quindi scattati 14 anni di reclusione per Abdulaziz Rajab, il pusher di 64 anni coinvolto nella morte della giovane Maddalena Urbani. La vittima, che si ricorda era figlia del virologo che isolò il virus della Sars, venne ritrovata priva di vita all’interno dell’appartamento situato in zona Cassia, un quartiere di Roma.

Come spiegato dall’accusa, Rajab non avrebbe fatto nulla per salvare la giovane, e l’avrebbe lasciata morire dopo una lunga agonia. L’uomo, spiegano le autorità, avrebbe avuto paura di tornare in carcere, dato che in poche settimane avrebbe finito di scontare la detenzione domiciliare. La prima Corte d’Assise di Roma ha condannato a due anni per omissione di soccorso anche la 24enne Kaoula El Haouzi, amica di Maddalena. Il pm aveva invece chiesto una condanna per omicidio volontario di 21 anni per l’uomo e 14 anni per la ragazza.

La sentenza dimostra che Maddalena poteva essere salvata“, sostengono i legali dei familiari. Secondo gli avvocati  Giorgio Beni e Matteo Policastri, infatti, i due indagati “hanno avuto oltre 15 ore per chiamare i soccorsi, ma lo hanno fatto solo quando era morta”. “Quello che interessava alla famiglia era che venissero accertati i fatti e capire che, se soccorsa, la ragazza si sarebbe salvata”, hanno poi ulteriormente ribadito. I giudici hanno inoltre riconosciuto l’impianto accusatorio della procura, disponendo una provvisionale di 170mila euro per la madre e il fratello della vittima.

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