Migranti, il Viminale valuta il divieto d’ingresso per Ocean Viking e Humanity. Il ministro Piantedosi: “La salvezza dei migranti prima di tutto, basta ai viaggi di morte”.
Con la nuova presidente del Consiglio Giorgia Meloni impegnata questa mattina alla Camera, per la seduta sulla fiducia al governo, arrivano dal Viminale comunicazioni in merito alla gestione dei porti e dell’accoglienza migranti. Secondo quanto viene riferito dalle agenzie di stampa, il neo eletto ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha emanato una direttiva ai vertici delle Forze di polizia e della Capitaneria di porto, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza.
Una direttiva che spiegherebbe come le condotte delle due navi Ong, Ocean Viking e Humanity 1, entrambe in navigazione nel Mediterraneo, non siano “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale”.
In questo senso, il ministero degli Affari esteri avrebbe già inviato note verbali alle due ambasciate degli Stati di bandiera (ovvero quelle di Norvegia e Germania), spiegando come le condotte delle Ong verranno valutate (sulla base dell’articolo 19 della Convenzione internazionale delle Nazioni unite sul diritto del mare) sull’eventualità di un divieto di ingresso nelle acque territoriali.
Il ministro dell’Interno, Piantedosi: “Salvezza migranti prima di tutto”
Sulla questione dei migranti si è espresso nelle scorse ore lo stesso ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Durante l’ultimissima intervista al Giornale Radio Rai, il ministro ha infatti annunciato e delineato la nuova linea del governo Meloni in merito alla questione relativa all’immigrazione. “Gli aspetti che inducono ad assumere atteggiamenti che richiedono una certa sensibilità chiaramente vengono prima di tutto. Quindi la salvezza delle persone e l’approccio umanitario”, ha esordito Piantedosi nel suo intervento.
E ha poi proseguito: “Certo è che tutto quello che può essere finalizzato a prevenire che ci siano questi viaggi, che a volte si trasformano in viaggi della morte, sarà alla nostra attenzione”. Anche per questo verrà convocato a breve, ha ulteriormente sottolineato il ministro, il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale si discuterà sul tema insieme anche alle forze di Polizia.
Per Piantedosi, però, prioritario è anche affrontare la questione relativa alle baby gang. “Non sono preoccupato perché conosco la capacità di resilienza del nostro Paese. C’é la volontà di fronteggiare con tutti gli strumenti possibili quelle che possono essere le ricadute peggiori, quindi almeno in questa fase voglio lanciare un segnale di ottimismo, che non è sottovalutazione. E quindi per quello che mi riguarda imporrò di mantenere alta l’attenzione”, ha infatti evidenziato sempre nel corso dell’ultimo intervento radiofonico.