Dopo le dimissioni di Boris Johson e Liz Truss, l’incarico di formare il governo arriva dal re nelle mani dell’esponente del partito conservatore di origini asiatiche. Dovrà affrontare la grave crisi economica che il Paese sta vivendo in questa fase storica.
Il Regno Unito ha un nuovo premier, il terzo in meno di due mesi: Rishi Sunak ha ricevuto l’incarico di formare il governo da Re Carlo III ed è atteso il suo primo discorso ufficiale dopo le dimissioni di Liz Truss, avvenute ad appena 44 giorni dal suo arrivo nella casa del primo ministro a Downing Street.
“Il Regno Unito è un grande Paese, ma non c’è dubbio che dobbiamo affrontare una sfida sull’economia” ha affermato nel suo intervento come leader dei conservatori. “Ora abbiamo bisogno di stabilità e unità. La mia assoluta priorità sarà unire il nostro partito e il nostro Paese. Perché questo è l’unico modo per superare le sfide che dobbiamo affrontare e costruire un futuro migliore e più prospero per i nostri figli e nipoti. Diventare premier del Regno Unito è il più grande privilegio della mia vita” ha aggiunto Sunak il quale infine ha ringraziato Truss per il suo lavoro.
CHI E’ RISHI SUNAK
Ex-ministro dell’Economia britannico, di origine di una famiglia indiana borghese e membro del partito dei Tory, Sunak ha 42 anni ed è un grande ammiratore di Margaret Thatcher. Sarà il primo primo ministro di origini asiatiche del Regno Unito e il quarto premier consecutivo che riceve l’incarico dopo le elezioni, senza passare dalle urne. E’ stato considerato un fedele di Boris Johnson e in linea con la politica del suo predecessore, ma ne aveva messo in dubbio la qualità morale dimettendosi dal suo incarico per la gestione disastrosa dell’emergenza Covid di Johnson. E’ stato coinvolto in pesanti critiche per lo scandalo del Partygate e per la sua ricchezza che deriva in parte dalla moglie, figlia del miliardario Narayana Murthy fondatore del gigante tecnologico indiano Infosys.
LA VISIONE POLITICA
Sunak si è dichiarato a favore dell’abbassamento delle tasse e ha applicato una azione di elargizione dei fondi pubblici per imprese e famiglie messe in difficoltà dalla pandemia. E’ un forte sostenitore della Brexit ma per una politica britannica che continui a interfacciarsi sia con l’Unione Europea che con gli Stati Uniti. In ambito internazionale si è dichiarato a favore dell’invio di armi in Ucraina e per il sostegno al Paese, continuando a mantenere le sanzioni contro la Russia di Putin.