Governo Meloni, è il giorno della fiducia: attesa per il discorso del premier

Il centrodestra è atteso alla prova del voto di fiducia a Camera e Senato, dove si misurerà la compattezza della coalizione.

C’è attesa anche per il discorso del premier Meloni sul programma di legislatura per i prossimi cinque anni. Al cuore del discorso dovrebbe esserci la necessità di salvaguardare il sistema sociale del Paese, sostenendo famiglie e imprese, con un forte appello alla responsabilità per evitare divisioni in un momento così delicato per l’Italia.

È arrivato il giorno della fiducia per il centrodestra al governo. Primo test per la nuova maggioranza. È atteso il discorso della premier Meloni, che traccerà la base programmatica del lavoro della legislatura: un manifesto per dare attuazione concreta agli impegni assunti dal centrodestra in campagna elettorale.

Oggi alla Camera, mercoledì al Senato, il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni passerà per il voto di fiducia. La maggioranza dovrà compattarsi dopo le tensioni delle scorse settimane, che potrebbero riaffiorare nella partita del sottogoverno. Si approssima il momento delle nomine di viceministri e sottosegretari, con Palazzo Chigi al lavoro per completare la squadra governativa. Per il momento la delega sui Servizi potrebbe restare in capo al premier Meloni, con la delega per l’attuazione del programma che dovrebbe andare al fedelissimo Fazzolari.

Giorgia Meloni ha chiesto di fare in fretta, ma adesso l’attenzione è tutta concentrata sui prossimi passi. Primo fra tutti su un intervento sul caro bollette e poi il dossier energia con l’Europa che per la premier dovrà giocare un ruolo centrale nella partita. Altro punto su cui Giorgia Meloni insisterà e la collocazione internazionale dell’Italia: europeista e atlantista.

La situazione economica al centro dei pensieri

In cima a tutto nei pensieri di Meloni c’è a situazione economica: una sfida urgente che necessita di un impegno comune. Con l’auspicio che l’opposizione non agisca in base a pregiudizi ideologici e che tutto il Parlamento voglia fare l’interesse dei cittadini italiani. Nel discorso potrebbe trovare spazio anche un riferimento alla volontà di non fare passi indietro sul piano dei diritti e sulle riforme da portare avanti (come il presidenzialismo). Ma la priorità rimane – oltre alla necessità di ribadire l’appoggio a Kiev – quella di salvaguardare il tessuto sociale e economico dell’Italia.

Nel discorso annunciato dal presidente del Consiglio dovrebbero esserci anche la riforma fiscale, la tutela del lavoro, in particolare quello femminile e altri temi su cui l’esecutivo si gioca molto come la natalità, la sovranità alimentare e il made in Italy.

Un manifesto all’insegna del pragmatismo, senza voli pindarici o utopismi, che terrà conto dello stato dei conti pubblici. Ma il vero banco di prova per la tenuta della nuova maggioranza di governo sarà la legge di bilancio.

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