Una ragazza di 16 anni si è tolta la vita dopo aver subìto bullismo per diverso tempo. A trovarla la madre, nella sua camera
Per diversi giorni ha subìto bullismo finché, una mattina, è stata ritrovata morta nella propria camera. Un dolore indescrivibile per i suoi genitori. Lei si chiama McKenna Brown e ha 16 anni. Ha subìto bullismo per diversi giorni e poi non ha retto, decidendo di togliersi la vita.
McKenna Brown, che viveva in Florida, si è così uccisa a 16 anni, dopo aver subìto bullismo da alcune ragazze che giocavano insieme a lei nella squadra di hockey.
La vicenda
Tre “amiche”, hanno cercato di metterla in imbarazzo in ogni modo, dopo che McKenna avrebbe avuto una conversazione con un ex ragazzo di una di loro. Per diversi giorni, la sedicenne si sarebbe vista arrivare messaggi contenenti tutta una serie di insulti, e avrebbe anche subìto l’isolamento dal punto di vista sociale da parte delle amiche che avrebbero tentato in tutti i modi di farle terra bruciata.
Questi atteggiamenti avrebbero avuto luogo dopo che l’ex di una delle compagne di squadra di McKenna, ha cominciato a interessarsi alla sedicenne. McKenna, tra l’altro, avrebbe anche chiesto se il fatto che il giovane si stesse interessando a lei avesse potuto destare fastidio nell’amica, dato che era il suo ex ragazzo, ma la ragazza avrebbe detto di no, ma di fatto avrebbe cominciato ad avere atteggiamenti da bulla nei confronti di McKenna.
Ma non è finita qui. A quanto pare, la sedicenne ha persino chiesto scusa, interrompendo la conoscenza con il giovane. Tutto questo, però, non è bastato. Infatti, le tre ragazze avrebbero proseguito nei loro attacchi, usando anche info riservate in merito a McKenna, incluso il fatto che fosse stata vittima di violenze a 14 anni.
Svelando queste informazioni personali ai loro compagni di scuola, hanno provocato un forte dolore nella 16enne, che non ha retto, finendo con il suicidarsi. Ora la madre dell’adolescente accusa le tre giovani di aver umiliato la figlia, tant’è che in diverse chat sarebbe emerso che loro ammettono di essere arrabbiate con lei e di volerla emarginare. Sul caso è aperta un’inchiesta.