“Non sarebbe la cosa giusta da fare”, ha detto l’ex primo ministro che aveva accarezzato l’ipotesi di un clamoroso ritorno alla guida dei Tory e del Paese.
Adesso arriva il ripensamento di BoJo. Ad annunciare il ritiro dalla corsa è stato lo stesso Johnson. La rinuncia dell’ex premier apre le porte alla candidatura di Rishi Sunak.
Boris Johnson non correrà per la leadership dei Tory e, dunque, per rimettere piede a Downing Street. “Negli ultimi giorni sono tristemente arrivato alla conclusione che questa non sarebbe la cosa giusta da fare, semplicemente“, annuncia l’ex premier in un comunicato. “Non si può governare efficacemente senza il partito unito in Parlamento“, aggiunge Boris Johnson.
“In questi giorni – spiega BoJo – sono stato travolto da un grande numero di persone che mi hanno suggerito di gareggiare ancora una volta per la leadership del Partito conservatore, sia da parte di cittadini che tra amici e colleghi in Parlamento. Sono stato attratto dal fatto che meno di tre anni fa ho condotto il nostro partito a una massiccia vittoria elettorale, e credo di essere quindi in una posizione unica per evitare le elezioni politiche adesso”.
“Un’elezione generale – prosegue l’ex primo ministro – sarebbe un’ulteriore disastrosa distrazione proprio quando il governo deve invece concentrarsi sulle difficoltà economiche che devono affrontare le famiglie in tutto il Paese. Credo di essere in una buona posizione per ottenere una vittoria dei conservatori nel 2024 – e stasera posso confermare di aver superato l’ostacolo molto alto di 102 preferenze. Potrei dunque presentare la mia nomina domani. Ci sono ottime possibilità che io abbia successo alle elezioni con i membri del Partito Conservatore – e che possa davvero tornare a Downing Street venerdì. Ma nel corso degli ultimi giorni sono purtroppo giunto alla conclusione che questa non sarebbe la cosa giusta da fare, semplicemente. Non puoi governare efficacemente se non hai un partito unito in Parlamento“.
“E anche se ho contattato sia Rishi (Sunak) che Penny (Mordaunt) – perché speravo che potessimo unirci nell’interesse nazionale – purtroppo non siamo stati in grado di trovare un modo per farlo. Quindi la cosa migliore è che la mia nomina non vada avanti e che io sostenga chiunque vinca. Credo di avere molto da offrire, ma temo che questo non sia il momento giusto”, termina così Johnson.
Proprio ieri l’ex ministro dell’Economia, Rishi Sunak, ha ufficialmente confermato la sua candidatura alle primarie del partito conservatore, per succedere alla premier dimissionaria Liz Truss alla guida dei Tory e del governo del Regno Unito.
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