Omicidio Lola Daviet, i video della presunta killer che balla e canta sui social

Omicidio Lola Daviet, i video della presunta killer che balla e canta sui social. L’accusata sarebbe una senzatetto con presunti problemi psichiatrici.

Orrendo delitto, quello perpetrato ai danni di una ragazzina di 12 anni. Un omicidio che è avvenuto a Parigi, e che sta facendo discutere ormai da diversi giorni. Il cadavere di Lola Daviet è stato ritrovato nella serata di venerdì 14 ottobre, non lontano dal condominio in cui la ragazzina viveva con i genitori.

Omicidio Lola Daviet, i video della presunta killer che balla e canta sui social - meteoweek.com
Omicidio Lola Daviet, i video della presunta killer che balla e canta sui social – meteoweek.com

Il suo corpo è stato ritrovato occultato all’interno di una cassa in plastica e, secondo quanto emerso dall’esame autoptico, la ragazzina sarebbe morta per asfissia. Tra i dettagli inquietanti, il ritrovamento in rosso sulla pianta dei piedi della bambina dei numeri 1 e 0. Accusata del delitto è attualmente Dahbia Benkired, una 24enne senzatetto con presunti problemi psichiatrici.

La 24enne, si ricorda, prima avrebbe confessato di aver compiuto il delitto, ma avrebbe in seguito ritrattato le sue dichiarazioni. La giovane si trova al momento in carcere, in una cella di isolamento della prigione di Fresnes, ed è attesa per i prossimi la valutazione psichiatrica – in vista di un possibile trasferimento a Villejuif. Nel frattempo, emergono dei video che ritrarrebbero la presunta assassina fino a quattro giorni prima dell’orrore.

I video su TikTok pochi giorni prima dell’assassinio 

Come riportato da Il Corriere della Sera, Dahbia Benkired avrebbe pubblicato diversi video su TikTok fino a quattro giorni prima del delitto della 12enne. La 24enne si sarebbe filmata mentre cantava e ballava diverse canzoni, quali Stand By Me di Ben E. King, No della cantante Louane, o Calm down di Rema.

La giovane, che avrebbe raccontato alle autorità francesi di essere senza lavoro e senza domicilio fisso, negli ultimi mesi veniva ospitata dagli amici o dalla sorella, che abita nello stesso palazzo della famiglia della 12enne Lola – nel XIX arrondissement di Parigi. Da quanto viene descritto dai media francesi, la 24enne potrebbe essere dunque una marginale, una ragazza in preda a dei disturbi mentali che hanno portato dapprima a violentare e torturare la ragazzina, poi ad ucciderla in preda a un raptus di follia.

I filoni di estrema destra avrebbero già sfruttato il caso per propagandare contro gli immigrati irregolari sul Paese. Dahbia Benkired, infatti, è arrivata in Francia dall’Albania attraverso un visto studentesco, ma il permesso di soggiorno le era scaduto ormai già da diverso tempo. Ad agosto, in aeroporto, pare abbia anche ricevuto l’invito a lasciare il Paese. Se la perizia psichiatria accertasse la sua presunta incapacità di intendere e di volere, dunque, sarebbero molte le polemiche e le proteste che scaturirebbero dalla vicenda.

Dal canto loro, alla luce di quanto sta già accadendo in “nome” della piccola vittima, i famigliari chiedono invece di non strumentalizzare la morte di Lola, soprattutto per fini politici. Nel frattempo, continuano le indagini e le operazioni da parte di inquirenti e autorità.

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