Da domani semilibertà per i due condannati a 3 anni per il tentativo di violenza sessuale ai danni della studentessa genovese morta nel 2011 a Palma di Maiorca.
I genitori della studentessa morta protestano contro la decisione del tribunale di concedere la semilibertà ai due condannati.
A cominciare da domani, lunedì 24 ottobre, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi potranno uscire durante il giorno dal carcere di Arezzo per cominciare il percorso di semilibertà secondo le disposizioni dal tribunale di sorveglianza di Firenze dopo la condanna in via definitiva a tre anni di carcere per il tentativo di violenza sessuale di gruppo nei confronti della studentessa genovese Martina Rossi, morta a 20 anni nel 2011 a Palma di Maiorca. La ragazza precipitò dalla terrazza di una camera d’albergo mentre cercava di sottrarsi a un tentativo di stupro.
Stando a quanto riferito da uno dei loro legali, Albertoni e Vanneschi lavoreranno entrambi con i genitori. E alla sera dovranno fare rientro nel carcere di Arezzo, dove lo scorso 8 ottobre i due si erano costituiti.
Per la tragica morte della studentessa Martina Rossi la quarta sezione penale della Cassazione ha confermato, rendendola così definitiva, la sentenza della corte d’appello di Firenze, che il 28 aprile scorso aveva condannato a 3 anni di carcere Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi per tentata violenza sessuale su Martina Rossi. Il verdetto della Cassazione confermava così la condanna emessa nel processo d’appello bis nell’ambito del procedimento originato dalla morte, il 3 agosto 2011, della 20enne studentessa genovese.
Secondo i giudici, Martina Rossi perse la vita cadendo dal terrazzo di un albergo di Palma di Maiorca mentre provava a sfuggire dal tentativo di violenza di Albertoni e Vanneschi. Un anno dopo la sentenza di condanna della Cassazione i due condannati – oggi trentenni – si erano consegnati nel carcere di Arezzo.
I genitori di Martina Rossi hanno immediatamente protestato contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Firenze sulla detenzione in regime di semilibertà per Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. “E’ un mezzo premio“, questo il commento del papà e della mamma di Martina. “Continuerò la mia battaglia per cambiare le leggi che permettono ciò anche per certi reati“. Così aveva promesso papà Rossi, che aveva aggiunto: “Comunque, sapendo che dovranno stare in carcere, ho potuto dare una fine a una lotta di undici anni”.
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