Il nuovo governo muove i primi passi in campo internazionale ribandendo la collocazione atlantista e europeista dell’Italia.
Subito i contatti coi principali interlocutori internazionali del nostro Paese.
Il primo Consiglio dei ministri di oggi si annuncia rapido dopo il passaggio di consegne da Mario Draghi a Giorgia Meloni. Nel frattempo bisognerà ufficializzare le deleghe in Cdm (prevista tra le altre cose la nomina di Alfredo Mantovano sottosegretario alla presidenza del Consiglio). Il nuovo premier Giorgia Meloni farà il suo primo discorso ai ministri in attesa della fiducia in Parlamento (martedì alla Camera, mercoledì toccherà al Senato). Già nei prossimi giorni l’esecutivo inizierà ad affrontare i temi sul tavolo (caro bollette, Pnrr). I primi passi del governo Meloni avranno luogo anche sul terreno della politica estera.
Lunedì a Roma è previsto l’incontro col presidente francese Emmanuel Macron, Meloni, dopo le recenti polemiche, nelle prossime settimane sarà impegnata a ribadire la collocazione dell’Italia nel solco dell’atlantismo e dell’europeismo e il supporto a Kiev, che prossimamente dovrebbe tradursi in una visita nella capitale ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha voluto congratularsi col nuovo premier, “la prima donna presidente del Consiglio d’Italia”. “L’Italia è e sarà sempre dalla parte del coraggioso popolo ucraino che lotta per la sua libertà e per una giusta pace. Non sei solo!”, la risposta di Giorgia Meloni.
Anche Washington ha voluto sottolineare il ruolo dell’Italia, “un vitale alleato Nato e un partner stretto“. “Siamo impazienti di continuare la nostra eccellente partnership”, ha rimarcato il segretario di stato americano Antony Blinken. “Ringrazio il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per le sue congratulazioni. Stati Uniti e Italia sono uniti da una profonda amicizia e dalla partnership transatlantica, fondata su valori comuni. Non vedo l’ora di rafforzarli ulteriormente, battendoci insieme per la libertà e la sicurezza internazionale“, ha dichiarato Giorgia Meloni.
Al lavoro per rafforzare l’asse con l’Ucraina ci sarà anche il nuovo titolare della Farnesina, Antonio Tajani. Come suo primo atto al ministero degli Esteri ha chiamato l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba, per esprimergli “solidarietà e vicinanza”. “L’Italia è un membro fondatore della Nato“, ha detto il segretario Jens Stoltenberg.
Anche Bruxelles ieri ha manifestato l’intenzione di voler lavorare “in senso costruttivo” col nuovo esecutivo. Giorgia Meloni si è sentita con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Desiderosi e pronti a collaborare con voi per rafforzare la resilienza della Ue di fronte alle nostre sfide comuni”, ha detto la nuova premier. Contatti anche col presidente del Consiglio europeo, Charles Michel (“Insieme per la libertà e la democrazia. Siamo pronti a fare del nostro meglio!”, la sua risposta) e il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola alla quale Meloni ha ribadito che l’Italia farà la propria parte per “un’Europa forte”.
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