Governo Meloni: “la” presidente del Consiglio e il “first gentleman”. Come cambia la lingua

Governo Meloni: “la” presidente del Consiglio e il “first gentleman”. Accademia della Crusca promuove il titolo al femminile. Mentre per il compagno si attende un “neologismo di Zingarelli”.

Con la cerimonia di giuramento avvenuta proprio questa mattina al Quirinale, Giorgia Meloni diventa ufficialmente la prima premier donna della storia italiana. Si apre dunque non soltanto una nuova fase politica del nostro Paese, quanto anche una parentesi linguistica – con una domanda al suo interno. Giorgia Meloni vorrà essere chiamata “il” o “la” presidente del Consiglio?

Governo Meloni la presidente del Consiglio e il first gentleman. Come cambia la lingua - meteoweek.com
Governo Meloni la presidente del Consiglio e il first gentleman. Come cambia la lingua – meteoweek.com

Non è sfuggito il dettaglio che Giorgia Meloni, prima donna presidente del Consiglio nel nostro Paese, abbia firmato la nota stampa utilizzando il termine al maschile, proprio durante l’ultimo ricevimento al Quirinale con il presidente della Repubblica. Ancora non è chiara, tuttavia, quale sia la reale preferenza della premier davanti a una sfaccettatura linguistica che, tra l’altro, tocca una discussione viva e aperta sulle politiche di genere e le pari opportunità. Questioni, queste, che con Fratelli d’Italia la leader non ha mai inserito tra le sue priorità.

Giorgia Meloni è “la” presidente del Consiglio dei ministri

Con una squadra di 24 nuovi ministri e nuove ministre, Giorgia Meloni ha oggi giurato davanti al presidente della Repubblica. Diventata ufficialmente, dunque, “la” prima presidente del Consiglio della storia italiana, la prima donna a ricoprire una simile carica. Si introduce dunque una nuova fase politica, e con questa anche la lingua subisce alcuni “ammodernamenti”.

Secondo quanto spiegato dall’Accademia della Crusca, “la presidente” è infatti proprio la definizione migliore con cui definire Meloni oggi. “I titoli al femminile sono legittimi sempre, e quindi è giusto dire ‘la’ presidente (eviterei la presidentessa), ‘la’ premier (ma se possibile eviterei l’inutile forestierismo), ‘la’ prima ministra. Chi usa questi femminili accetta un processo storico ormai ben avviato”, ha infatti spiegato all’Adnkronos il presidente della Crusca, Claudio Marazzini.

Chiaramente, ciò non significa che non potrà essere usata la forma tradizionale maschile. “Chi invece preferisce le forme tradizionali maschili ha comunque diritto di farlo, secondo l’opzione che fu a suo tempo di Giorgio Napolitano (che preferiva ‘il presidente della Camera’ anche se era una donna, Laura Boldrini), e come la stessa presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che scelse il maschile non marcato”, ha infatti incalzato Marazzini.

Una scelta, quella del “maschile non marcato“, che non comporta dunque un errore di grammatica. “Si tratta solo di una preferenza linguistica, magari ormai minoritaria, dettata dall’appartenenza anagrafica a una diversa generazione, o dettata da una cosciente scelta ideologica (una scelta che, di per sé, non vedo come possa essere messa sotto accusa quale fosse un errore grammaticale)”, ha concluso il presidente.

“First gentleman” o “first partner”?

Diverso, invece, il caso che riguarda il compagno di Giorgia Meloni, ovvero Andrea Giambruno. Giornalista Mediaset e padre della piccola Ginevra, il 41enne è sempre rimasto un passo indietro, davanti ai riflettori della politica, rispetto alla nuova presidente del Consiglio. Ma oggi, insieme a lei, si ritrova davanti un cambiamento della scena politica che mai si era visto nella storia italiana. E la parentesi linguistica lo coinvolge allo stesso modo: “first gentleman” o “first partner“? Questo è il dilemma. Un dilemma a cui nemmeno lui ha saputo per ora rispondere.

“Mi sa che una vera dicitura per l’equivalente maschile di First Lady non c’è. Aspettiamo un neologismo dello Zingarelli?“, aveva infatti esordito scherzosamente nell’ultima intervista post elezioni del 25 settembre.

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