Sofia Mancini scomparsa e ritrovata morta, il ricordo del papà:«La sua auto era rotta e l’abbiamo accompagnata. Ora non c’è più»

Tiziano Mancini, papà di Sofia, rinvenuta senza vita dopo tre giorni di ricerche insieme a Francesco D’Aversa, ricorda:«C’era una festa in discoteca con il gruppo di amici conosciuto da poco. Faceva foto splendide e voleva studiare biologia… Non capisco più nulla». 

Lo choc per la morte della figlia, ritrovata dopo tre lunghi giorni di ricerche in auto, in un dirupo, assieme all’altro giovane deceduto, Francesco D’Aversa. A esprimere il suo profondo dolore è Tiziano Mancini, papà di Sofia, in un’intervista al Corriere.

Sofia Mancini-meteoweek.com

L’uomo è sconvolto da questa morte inaspettata, e parla con poca voce. Sua figlia Sofia, 20 anni, è andata via per sempre. Era la minore dei suoi tre figli. Era uscita da casa lo scorso lunedì 17 ottobre, e fino a ieri, 20 ottobre, la si stava cercando, sperando di ritrovarla viva. Per poco più di due giorni, infatti, una squadra di persone ha cercato in lungo e in largo per la provincia di Verona i due ragazzi, Sofia e Francesco.

I due giovani erano usciti lunedì sera per andare in discoteca. Dopo tre giorni, l’amara scoperta: la 500 su cui viaggiavano è stata ritrovata in un burrone sul ciglio della superstrada verso Castelnuovo e i cadaveri dei due ragazzi. Da quanto riporta Girolamo Lacquaniti, comandante della Polstrada di Verona, al volante c’era Francesco, 24 anni, pizzaiolo di origine pugliese.

Intorno alle ore 3:30, D’Aversa avrebbe sbandato, finendo fuoristrada con la 500, in un burrone affianco alla superstrada e sbattendo contro un albero. L’auto era nascosta tra la fitta vegetazione ed era così immersa in quel verde che era molto difficile notarla, nonostante si fosse cercato in quell’area.

Le parole del papà

Il dolore è enorme per entrambe le famiglie dei due giovani. Tiziano Mancini ha così ricordato sua figlia:«Si era diplomata all’Istituto agrario di San Floriano e stava pensando di iscriversi a biologia, all’università. Era tornata a casa da quindici giorni, dopo esser stata a lavorare per tre mesi come fotografa in un resort in Sicilia. É stato in queste due settimane che ha conosciuto questo gruppo di nuovi amici».

Lo scorso lunedì, Sofia non è andata in città con la sua macchina, in quanto “non era a punto”, come specifica l’uomo. Il fratello Lorenzo, 24 anni, aveva accompagnato Sofia in discoteca, poi è andato via. Lei è rimasta con Francesco D’Aversa e altri amici. «C’era una festa all’Amen. Sofia era una brava fotografa ma non trovo le foto che faceva perché c’è il pc rotto e il cellulare di mia figlia è dai carabinieri. Mia figlia era una brava ragazza, piena di vita, era anche ancora un po’ bambina e ingenua. Aveva tutta la vita davanti e ora non c’è più…», chiosa il suo papà.

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