Appena 44 giorni di governo dopo Boris Johnson: Liz Truss lascia l’incarico di primo ministro britannico, ma riceverà una ricca “pensione”. Ora cosa farà il Regno Unito? Elezioni o nuovo esecutivo?
“Sono entrata in carica in una fase di grande instabilità economica e internazionale“. Con questo inizio Liz Truss prova a giustificare la scelta di presentare le proprie dimissioni da premier del Regno Unito dopo soli 44 giorni dall’incarico assegnatole dal Parlamento britannico.
“Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza del nostro intero continente. Riconosco di non poter realizzare il mandato per cui sono stata eletta dal Partito Conservatore, data la situazione. Ho quindi parlato con Sua Maestà il Re per informarlo che mi dimetto da leader. Rimarrò primo ministro finché non sarà scelto un successore” afferma ai giornalisti accorsi davanti al numero 10 di Downing Street, tradizionale casa del Primo Ministro della Gran Bretagna.
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Sarà molto complicato trovare un nuovo successore per questo delicato incarico, anche e soprattutto per le lacerazioni interne al Partito conservatore che guida la maggioranza, dopo aver dovuto accettare anche la “deposizione” dell’ex-primo ministro Boris Johnson. Una crisi politica senza precedenti aggravata dalle conseguenze della Brexit che rischia di minare la tenuta stessa della Gran Bretagna, dalla quale potrebbero staccarsi alcuni componenti, Scozia in primis.
ELEZIONI E SUCCESSIONE
Per le opposizioni l’unica via rimangono le urne. “Servono subito elezioni generali” afferma il leader dei Labour Keir Starmer. “Non abbiamo bisogno di un altro primo ministro conservatore che barcolli da una crisi all’altra. Abbiamo bisogno di elezioni generali e che i conservatori siano fuori dal potere” twitta invece il leader dei liberaldemocratici, Ed Davey, dopo l’annuncio delle dimissioni.
Come da tradizione inglese, a “giocare” con la successione sono i bookmakers che danno l’ex cancelliere Rishi Sunak, l’uomo che era stato il rivale di Truss nella corsa del dopo Johnson, il favorito a 11/10 a succederle. A seguire Penny Mordaunt data 7/2 e Ben Wallace, attuale ministro della Difesa, a 8/1. Per il cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, le possibilità sono 9/1. Infine per un possibile ritorno degli ex primi ministri Boris Johnson e Theresa May vengono dati a 13/1 e 16/1.
LA “PENSIONE” DI TRUSS
Ad alimentare ulteriori polemiche il fatto che Liz Truss riceverà un indennizzo simile a una pensione nonostante la brevissima durata del suo incarico da premier, appena 44 giorni. Potrebbe ricevere fino a 115mila sterline all’anno di indennità per il mandato ricoperto per un mese e mezzo solamente. “In un momento in cui un funzionario su cinque utilizza il banco alimentare e il 35% ha saltato i pasti perché non ha cibo, è grottesco che Liz Truss possa andarsene con quello che è effettivamente un bonus di 115mila sterline“, ha denunciato il leader sindacalista Mark Serwotka.
