Figlio di un governatore russo in manette a Milano: «Acquistava microchip per i tank di Putin»

A emettere il mandato per Artem Uss, figlio del governatore di Krasnoyarsk, è stata la magistratura newyorkese. 

Un’ampia strategia criminale, con tanto di impatto politico, sarebbe stata portata avanti da un oligarca russo, non ancora individuato, le cui fila erano tenute da due impresari faccendieri finiti in manette lo scorso 17 ottobre nel nostro Paese e in Germania, dopo che la magistratura di New York ha emesso un mandato.

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Si parla di un piano criminale che avrebbe visto vendite di microprocessori per i carri armati russi, petrolio venezuelano venduto ai cinesi, riciclaggio di criptovalute. In questo contesto, la polizia del nostro Paese ha arrestato Artem Uss, 40 anni, figlio del governatore di Krasnoyarsk, che si trova in Siberia.

L’uomo stava prendendo un volo da Milano per la Turchia. Nello stesso giorno, il suo socio in affari, Yury Orekhov, è stato arrestato ad Amburgo. Fbi e Interpol stanno cercando altre cinque persone che fanno parte del gruppo criminale. Il magistrato Cheryl Pollak di New York, nel mandato emesso nei confronti della banda russo-venezuelana, ha parlato di 11 capi di imputazione.

Il reato maggiore è il contrabbando di tecnologia americana da usare per scopi militari. E la pena per questo reato è molto elevata: 30 anni di prigione. Orekhov e Uss sono soci e hanno un’impresa import export di materie prime ed equipaggiamenti industriali, la cui sede è in Germania, ad Amburgo. La loro azienda, denominata Nda, si era presentata come azienda tedesca ai fornitori statunitensi, soprattutto imprese newyorkesi e della California. Nel corso del tempo, l’impresa dei due ha comprato prodotti tecnologici, tra cui semiconduttori e microprocessori, che poi ha girato a imprese russe.

Il sospetto è che questi strumenti possano essere serviti per preparare circuiti elettronici di jet da combattimento, sistemi missilistici, radar, satelliti. Il magistrato statunitense, parla di «componenti di fabbricazione Usa sono stati trovati negli armamenti russi catturati in Ucraina», soprattutto all’interno dei carri armati. La questione politico-militare, dunque, assume un certo peso. L’intelligence americana sta operando per tagliare tutte le consegne di materiali di pregio destinati alle truppe russe.

I due soci erano anche molto attivi nel traffico clandestino di petrolio, tenendosi in contatto con due venezuelani, ben integrati nel governo locale. Il petrolio veniva poi indirizzato in Cina e in Russia, e i guadagni era di milioni di dollari, diverse volte convertiti in criptovalute. In attesa dell’estradizione, Uss è in carcere a Busto Arsizio.

 

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