Oggi il Centrodestra si presenterà davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le consultazioni.
Ma sono diversi i nodi all’interno della coalizione che appaiono ancora irrisolti.
Maurizio Lupi ha comunicato che a prendere la parola al termine delle consultazioni col capo dello Stato sarà soltanto la premier in pectore Giorgia Meloni. Ma non è escluso, riferisce l’AGI, che non intervenga anche Silvio Berlusconi dopo il colloquio con Mattarella (non ci sono stati contatti diretti sul punto tra le forze del centrodestra). Dunque non c’è alcuna intesa preliminare sui contenuti dell’incontro tra i vari leader della coalizione – che si presenteranno assieme ai rispettivi capigruppo) e il Presidente della Repubblica.
Un’altra ipotesi è quella di una dichiarazione da concordare oggi. Il centrodestra si presenterà dunque “al buio” da Mattarella. Ma Giorgia Meloni si dice ottimista: “Domani, insieme a tutta la coalizione del centrodestra, saliremo al Quirinale per le consultazioni con il Presidente della Repubblica Mattarella. Siamo pronti a dare all’Italia un governo che affronti con consapevolezza e competenza le urgenze e le sfide del nostro tempo”, ha scritto sui suoi social.
Ancora frizioni all’interno della coalizione
L’invito da parte di FdI è quella di concentrarsi a quel che serve al Paese, accantonando le polemiche interne. Ma restano diversi nodi da sciogliere. Il Cavaliere continua a rivendicare per Forza Italia il ministero della Giustizia, ma Meloni punta su Carlo Nordio che, peraltro, l’altro ieri ha avuto un colloquio proprio con Berlusconi.
Quindi i rapporti tra Fratelli d’Italia e Forza Italia rimangono tesi. A pesare anche gli ormai famosi “audio” di Berlusconi su Putin e Zelensky. Ma soprattutto l’ex premier non appare intenzionato a dare un appoggio incondizionato al nascente esecutivo di centrodestra, del quale vuole la nascita – vista la volontà espressa dagli elettori – ma dal quale vuole anche pari trattamento.
Meloni punta a un governo in tempi rapidi
Giorgia Meloni punta a chiudere rapidamente la partita governativa. Seguirà il calendario suggerito da Mattarella ma la cosa dovrebbe perfezionarsi già mercoledì. È possibile che la lista dei ministri arrivi già in serata, con giuramento sabato o domenica mattina, la fiducia alle Camere martedì e mercoledì. La leader di FdI avrebbe già pronta la lista dei ministri. Secondo le indiscrezioni, Tajani dovrebbe andare agli esteri, Salvini alle Infrastrutture, Calderoli agli Affari regionali. Altri nomi “papabili” sono quelli dei leghisti Piantedosi (Interni) e Locatelli l (Disabilità).
A Cultura e Sanità dovrebbe arrivare un tecnico, mentre per il Mise è in pole Urso. Per la successione di Guerini alla Difesa si parla del generale Graziano, ma potrebbe anche toccare a un esponente di Fdi. Forse un tecnico anche all’Agricoltura (Berutti), ma è in ballo anche De Carlo di Fdi. Per i Rapporti con il Parlamento sembra favorito Lupi.