Consiglio europeo, arriva l’accordo sul gas. Macron: “Agire con urgenza”

Raggiunto l’accordo al summit dei capi di Stato e di governo: conferito un mandato alla Commissione europea per l’adozione di misure concrete. 

L’intesa raggiunta al Consiglio europeo prevede nove punti, ecco quali.

Al termine di una trattativa di quasi dodici ore è arrivata l’intesa sul gas al Consiglio europeo. I ventisette capi di Sato e di governo dei Paesi membri hanno dato un mandato “pieno e chiaro” alla Commissione Ue affinché adotti “decisioni concrete” sul price cap alla Borsa del gas di Amsterdam.

L’accordo raggiunto prevede nove misure. Quanto ai tempi, la tabella di marcia è stata descritta dal presidente francese, Emmanuel Macron: “Abbiamo chiesto alla Commissione di agire in maniera molto urgente nelle prossime settimane”.

Le nove misure dell’accordo europeo

La prima misura, si legge nelle conclusioni, è “l’acquisto congiunto volontario di gas, con l’obbligo per un volume equivalente al 15% del fabbisogno di stoccaggio, in base alle esigenze nazionali, e l’accelerazione dei negoziati con partner affidabili per cercare partenariati reciprocamente vantaggiosi sfruttando il peso collettivo del mercato dell’Unione e facendo pieno uso della piattaforma energetica dell’Ue, aperta anche ai Balcani occidentali e ai tre partner orientali associati”.

La seconda misura invece riguarda “un nuovo parametro di riferimento complementare [al Ttf, ndr] entro l’inizio del 2023 che rifletta più accuratamente le condizioni del mercato del gas”.

Quanto alla terza misura, questa si riferisce a “un corridoio di prezzo dinamico temporaneo sulle transazioni di gas naturale per limitare immediatamente gli episodi di prezzi eccessivi del gas”.

Verso la riforma del mercato energetico

Invece la quarta misura prevede “un quadro temporaneo dell’Ue per fissare un tetto al prezzo del gas nella generazione di elettricità, che comprenda un’analisi dei costi e dei benefici, senza modificare l’ordine di merito, impedendo nel contempo l’aumento del consumo di gas, affrontando gli impatti finanziari e distributivi e il suo impatto sui flussi al di fuori dei confini dell’Ue”.

La quinta misura riguarda la riforma del mercato dell’energia, con “miglioramenti al funzionamento dei mercati dell’energia per aumentare la trasparenza del mercato, alleviare le tensioni sulla liquidità ed eliminare i fattori che amplificano la volatilità dei prezzi del gas, garantendo al contempo il mantenimento della stabilità finanziaria”.

Come sesta misura c’è intesa sulla “accelerazione della semplificazione delle procedure di autorizzazione al fine di velocizzare l’introduzione delle energie rinnovabili e delle reti, anche con misure di emergenza sulla base dell’articolo 122 del Tfue”. La settima misura mira all’adozione di “misure di solidarietà energetica in caso di interruzioni della fornitura di gas a livello nazionale, regionale o dell’Unione, in assenza di accordi di solidarietà bilaterali”.

Infine ci sono l’ottava (“sforzi maggiori per il risparmio energetico”) e la nona misura (“mobilitazione degli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell’Ue”).

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