Due operai hanno allertato i soccorsi insospettiti da qualcosa di insolito sul ciglio della strada. Si trattava di Francesco e Sofia, trovati morti dopo due giorni di ricerche senza sosta.
Dopo aver trascorso una serata in discoteca, Francesco D’Aversa e Sofia Mancini, erano spariti. I due ragazzi, 19 e 20 anni, erano finiti anche a Chi l’ha visto e dopo due giorni di ricerche senza sosta, l’amara scoperta: la loro auto è stata rinvenuta in un burrone.
Si ipotizza che l’auto sia finita fuoristrada probabilmente in seguito a un sinistro stradale. L’incidente sarebbe avvenuto, come riporta Storie Italiane, lungo una strada a percorrenza sostenuta. Questo avrebbe causato la perdita di controllo dell’auto che sarebbe finita in un dirupo, dove la vegetazione era molto fitta.
Una posizione non di certo facilmente visibile, motivo per cui ci sono voluti giorni per ritrovare auto e i due ragazzi che viaggiavano a bordo del mezzo. Basti pensare che nemmeno l’uso di dispositivi tecnologici quali i droni, ha aiutato nel ritrovare in tempi brevi l’automobile, che peraltro è stata ritrovata coperta dalla vegetazione.
Resta ora la questione dei cellulari dei due ragazzi. Da quanto si apprende, prima di perdere le tracce, le celle dei loro telefoni hanno agganciato le province di Brescia e Verona. Purtroppo, in seguito, i cellulari sono risultati spenti, cosa che di certo non ha agevolato le ricerche.
A ritrovare l’automobile, sarebbero stati due operai che, insospettiti dall’aver notato qualcosa di insolito hanno immediatamente chiamato i soccorsi, che sono sopraggiunti e hanno individuato nei due cadaveri, Francesco e Sofia.
Nel frattempo, le indagini stanno andando avanti e il focus è sui punti oscuri su cui far luce, in merito a questa triste vicenda. La domanda che su tutte si pongono gli investigatori è la seguente: i due giovani sono morti nell’impatto oppure si sarebbe potuto fare qualcosa per metterli in salvo? Ci si chiede, infatti, se i due giovani possano essere sopravvissuti al violento impatto e abbiano perso la vita solo in seguito. Si ipotizza, inoltre, che l’auto andasse a velocità sostenuta e che questo non abbia aiutato a impedire la violenza dell’impatto. Un’altra ipotesi valida, vista l’assenza di segni di frenata, potrebbe essere un colpo di sonno. Vedremo quali saranno gli esiti delle indagini.
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