Salta un’udienza importante nell’ambito del processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi amici per presunto stupro di gruppo. Ma in aula manca l’occorrente
L’udienza che si sarebbe dovuta tenere oggi, nell’ambito del processo che vede coinvolti Ciro Grillo e i suoi amici per stupro di gruppo, è saltata. La ragione del rinvio, tuttavia, è che in aula non c’erano microfoni per i legali né il videowall, pannello utilizzato per proiettare foto e filmati. Mancava, dunque, l’occorrente. Attualmente tutto viene proiettato su una composizione di fogli A4 appiccicata al muro servendosi di un po’ di scotch.
Il processo vede coinvolti Ciro Grillo, figlio di Beppe, fondatore del Movimento 5 Stelle, e i suoi amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, tutti accusati di stupro di gruppo da una ragazza, Silvia (nome di fantasia). La vicenda del presunto stupro sarebbe occorsa il 17 luglio 2019, e il processo si tiene a Tempio Pausania (Sassari).
Questo processo ha avuto inizio non di certo col piede giusto: diversi giorni fa, infatti, i magistrati hanno ricevuto una richiesta. Il legale di Ciro Grillo, Andrea Vernazza (l’altro è Enrico Grillo), avendo seri problemi di salute non può presenziare, per cui si chiede di rinviare l’udienza, ma dal tribunale non giunge alcuna replica, ergo non viene rinviata.
Poi, uno dei due legali di Edoardo Capitta, Mariano Mameli, chiede che l’udienza non si protragga oltre le ore 18 per ragioni logistiche. Anche qui nessuna replica dal tribunale e a quel punto arrivano le prime lamentele. Il legale Alessandro Vaccaro, che assiste Vittorio Lauria, scrive in un documento depositato, le rimostranze sul non rispetto delle toghe.
Poi interviene il presidente del collegio, Marco Contu, a dare delucidazioni su ogni cosa. Nei fogli depositati sulle lamentele della difesa, ci sono anche richieste inerenti l’assenza di strumenti nell’aula di tribunale. Questa mancanza danneggia il diritto alla difesa, come spiega il legale Vaccaro.
Il tribunale dà ragione all’avvocato di Lauria. Nell’aula di tribunale mancano i microfoni per i legali, che devono passarseli a vicenda. Manca un impianto audio come Dio comanda e uno schermo che serve per la proiezioni di immagini, e che ora è composto da una serie di fogli A4 bianchi attaccati alla parete con lo scotch.
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