Il medico sottoponeva le donne a vere e proprie molestie sessuali spacciandole per manovre per evitare di contrarre malattie come il tumore. In seguito alla denuncia di alcune vittime, l’uomo è finito a processo per violenza sessuale e lesioni aggravate.
Sarebbero almeno una ventina le vittime di Giovanni Miniello, ginecologo di 69 anni con studio a Bari, il quale avrebbe costretto le proprie pazienti a subire dei rapporti sessuali insieme a lui affermando questi fossero parte dell’iter per la cura del tumore che queste donne rischiavano di contrarre.
Nell’ordinanza con cui viene chiesto il trasferimento in carcere del responsabile si legge che “le pratiche di guarigione prospettate potevano non essere percepite nell’immediato come molestie sessuali perché lui era un autorevole sanitario e le definiva di carattere terapeutico“. Il caso era stato anche raccontato durante un servizio televisivo de Le Iene andato in onda su Italia 1.
Le accuse da parte della Procura nei suoi confronti sono gravissime: violenza sessuale, tentata violenza sessuale e lesioni aggravate. Accuse con le quali l’uomo è stato rinviato a giudizio previsto per il prossimo gennaio. Diverse vittime si sono dichiarate pronte a costituirsi parte civile nel procedimento, le molestie ricevute avrebbero anche provocato in alcune di loro “disturbi d’ansia e depressione“.
UNA TRUFFA AI DANNI DELLE DONNE
Secondo i pubblici ministeri, le pazienti che si erano rivolte a Miniello per verificare di avere contratto il papilloma virus “sono state indotte in errore circa la necessità di quegli atti per finalità diagnostico-terapeutiche“. Secondo le dichiarazioni rilasciate dalle donne, il ginecologo le induceva a “manovre fisiche spingendole a specifiche posizioni“. Questi atti, secondo un esperto consultato dalla Procura che sta seguendo il caso, non erano assolutamente necessari per la diagnosi ma servivano solo per i suoi scopi personali. Il medico era arrivato al punto con una donna di calarsi i pantaloni nel tentativo di avere un rapporto completo con la paziente.
VIOLENZA SESSUALE
Miniello metteva quindi in una posizione di timore le sue pazienti affermando che avrebbero potuto contrarre dei tumori, questi però, secondo lui, erano evitabili tramite una “terapia immunizzante” che consisteva nell’avere dei rapporti sessuali con il medico. Se la donna in questione poneva dei dubbi sull’efficacia del suo metodo, il ginecologo mostrava loro foto di pazienti e messaggi di ringraziamento per le sue guarigioni. Miniello si definiva “il padre Pio dell’uccello“.
Le violenze sarebbero avvenute tra il 2019 e il 2021. L’uomo è stato arrestato il 20 novembre del 2021 e la richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal procuratore Roberto Rossi, dall’aggiunto Giuseppe Maralfa e dalle pm Grazie Errede e Larissa Catella.