Un uomo di 34 anni ha ricevuto una condanna in primo grado con due complici, con cui aveva messo in atto dei gesti incendiari nei confronti di quello che pensava fosse l’appartamento in cui si trovava la sua ex
Si è recato sotto casa dell’amica della sua ex compagna in compagnia di due complici, e ha lanciato, su balcone e giardino, delle molotov create con bottiglie di birra e liquido infiammabile. Ma ha fatto un ulteriore grosso errore: ha sbagliato balcone, perché quella non era l’abitazione giusta.
molotov-meteoweek.comEra infatti la casa dei vicini dell’amica che probabilmente ospitava la sua ex. L’episodio è occorso a Ladispoli (Roma) quattro anni fa. I vicini di casa della ex compagna del 34enne, avevano fatto caso a qualcosa che andava in fiamme sul loro balcone e hanno denunciato la cosa. L’uomo è stato condannato a 4 anni di carcere, mentre gli amici e complici, a tre anni, per danneggiamento e fabbricazione armi. Come riporta Il Messaggero, i tre hanno provato a fare ricorso in appello, ma la condanna ha avuto conferma.
La vicenda
Il fatto è occorso 4 anni fa, nel 2018. La ragazza aveva deciso di mollare il compagno, che però non accettava la fine della relazione e ha continuato a insistere. Ha quindi fatto un’incursione sotto casa di un’amica dell’ex compagna, dove era certo che avrebbe potuto trovarla. Ha cominciato a gettare molotov dal balcone, con i due amici. Verso le dieci di sera, i vicini di casa dell’amica della ex, sono tornati a casa e hanno visto che nel balcone della loro casa qualcosa stava andando a fuoco.
I tre avevano sbagliato casa. Sul posto sono sopraggiunti i carabinieri che hanno rinvenuto in loco i resti di una bottiglia di birra, tracce di benzina e altri elementi. Dopo questo avvenimento, che si è ripetuto pure il giorno seguente, i carabinieri hanno aperto un’inchiesta e hanno indagato sulla questione per individuare i responsabili.
Sono riusciti a trovarli perché i figli della coppia si erano scritti la targa dell’auto e i carabinieri li hanno trovati di fronte a un locale. Nell’auto c’erano una bottiglia di plastica con benzina e della stoffa, oggetti che possono servire per costruire una bomba molotov.
Una delle vicine di casa ha riconosciuto l’uomo di 34 anni e così si è riusciti a ricostruire la vicenda.