Carovita, quanto stanno spendendo le famiglie europee per bollette e spesa?

I rincari esorbitanti di luce e gas e il costo della vita stanno mettendo a dura prova i bilanci delle famiglie europee.

Il commissario europeo all’Economia fornisce qualche cifra che rende l’idea di quanto stia mordendo la crisi nelle tasche degli europei.

Quanto stanno spendendo le famiglie europee per il carovita, tra bollette impazzite e rincari nel carrello della spesa? Qualche cifra l’ha fornita il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. “Le famiglie europee stanno spendendo il 20% delle loro entrate per il cibo e il 15% per l’energia, un totale del 35%”. Il commissario lo ha detto nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.

Ma attenzione, avverte Gentiloni, “Questa è una media, ovviamente ci sono molte famiglie che stanno spendendo quasi il 50% delle loro entrate per l’energia e il cibo“.  Una situazione alla quale bisogna reagire, osserva il commissario per l’economia. Senza però che questo sforzo “vada a minare gli sforzi di politica monetaria perché è di interesse comune ridurre l’inflazione”.  Per questa ragione Gentiloni invita le politiche nazionali a coordinarsi con l’azione della Bce.

In arrivo il pacchetto energia

La crisi energetica a Bruxelles desta “la stessa preoccupazione che avevamo durante la pandemia perché gli spazi fiscali sono diversi tra i Paesi membri”, prosegue Gentiloni. Da qui la necessità di “discutere l’eventualità di cercare ulteriori possibili strumenti di finanziamento comune basati sui prestiti per affrontare questi rischi di frammentazione“, ha spiegato l’ex premier italiano.

Dopo aver annunciato il nuovo pacchetto sull’energia in arrivo dalla Commissione europea (“un pacchetto enorme” che “ovviamente non sarà l’ultimo“), un riferimento alla crisi ucraina. Per Gentiloni va respinta “la narrativa che sostenere l’Ucraina significhi non essere capaci di aiutare i nostri cittadini. Non sacrificheremo la libertà per l’economia, Putin non ci dividerà e non vincerà se agiamo con ambizione”.

Unimpresa: 45 miliardi per mettere in sicurezza le pmi italiane

Ad agosto la bilancia commerciale italiana è risultata in disavanzo di 9,569 miliardi di euro, a fronte di un avanzo di 1,015 miliardi dello stesso mese dell’anno precedente. In valore assoluto il deficit energetico ha raggiunto gli 11,864 miliardi (nel 2021 era -3,487 miliardi di euro).

Serviranno più di 45 miliardi per permettere a piccole e medie imprese italiane di superare senza eccessivi affanni l’autunno e l’inverno, assorbendo l’impennata dei costi per l’energia. È la stima di Unimpresa, secondo la quale occorrerebbero circa 7,5 miliardi al mese da ottobre fino al mese di marzo compreso. È l’ammontare dei fondi necessari alle 750 mila pmi italiane, alle prese con spese maggiorate, a causa del boom del prezzo del gas e dell’energia elettrica, pari mediamente a 10 mila euro ciascuna.

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